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Walter Chiari, le confessioni del figlio: “La cocaina era il suo viagra”
Le inedite confessioni del figlio di Walter Chiari
Walter Chiari: le recenti confessioni del figlio Simone Annicchiarico
A parlare di Walter Chiari questa volta non è stata Valeria Fabrizi bensì il figlio dell’attore morto nel 1991, Simone Annicchiarico: le confessioni sul momento più buio vissuto dal padre.
“Fu Marisa Maresca a introdurlo alla cocaina”
Sono confessioni sicuramente molto intime quelle che arrivano per bocca di Simone Annicchiarico, il figlio oggi 52enne del grande attore scomparso Walter Chiari. Confessioni quasi inedite per certi versi che dipingono l’attore nella sua sfera più intima di padre, tra grandi pregi ma anche grandi difetti e difficoltà. Tante volte in passato anche la stessa Valeria Fabrizi, molto legata ai tempi a Walter Chiari, aveva parlato della dipendenza che l’attore aveva nei confronti della cocaina. Una dipendenza sulla quale ha speso parole anche il figlio intervistato dal Corriere della Sera: “Fu Marisa Maresca, la soubrette, che lo prese come capocomico per portarselo a letto, a introdurlo alla cocaina“, dichiara.
Walter Chiari, il più corteggiato di tutti: le donne, la cocaina e il sesso
Il racconto è molto dettagliato ed entra nel vivo di un “dietro le quinte” di cui spesso si è parlato in riferimento alla vita ma anche ai momenti più oscuri della vita di Walter Chiari. “A fine spettacolo papà si allontanava con la ballerina di turno – racconta oggi il figlio Simone – la cocaina era legata al sesso, era timido e lo sbloccava, era il suo viagra“. Un ritratto decisamente diverso, più sincero cupo e vero rispetto all’immagine che spesso di Chiari si ha avuto in passato. “Era bello, atletico e pudico – così il figlio – Erano le donne che gli andavano dietro. Ho la lettera che gli scrisse Ava Gardner. ‘Sono a letto sola pensandoti e desiderando di essere a letto con te’. Ho una foto molto bella di lui che esce da un locale con Anita Ekberg, poi Delia Scali, Anna Magnani, Elsa Martinelli“.
E non manca in questa lista nemmeno il nome di Mina Mazzini, la celebre Tigre di Cremona. “Mina in una lettera si finse bambina – dichiara Simone Annicchiarico – faceva apposta errori di ortografia, scriveva di aver perso un palloncino. Per me, mamma e papà che cambiavano partner era normale“.