Vladimir Luxuria commenta le parole del Papa: “Ancora tanta strada da fare”

“Questa strada era chiusa prima, ora è stata imboccata”

Le parole di Papa Francesco rilasciate all’Associated Press in merito all’accoglienza da parte della Chiesa della comunità Lgbtqia+ hanno colpito anche Vladimir Luxuria. L’opinionista ha dunque voluto commentare il discorso del pontefice e la sua visione, affidata ad Adnkronos, è molto chiara. L’importanza dell’apertura del Papa è elevata, secondo Luxuria, ma la strada da fare è ancora lunga. “L’omosessualità non è un crimine, ma un peccato”, ha detto Bergoglio, da un lato mostrando accoglienza, dall’altro sottolineando come per la religione cristiana tale orientamento sessuale sia contro le norme. Vladimir Luxuria dal suo canto ha ritenuto molto più importante un’altra frase del Papa.

Vladimir Luxuria: la reazione alle parole del Papa

“Aver detto che i Vescovi che non accolgono la comunità Lgbt devono convertirsi è una frase molto forte”, sottolinea Vladimir Luxuria, che ha poi proseguito nel commento alle parole del Papa. “Diversamente da chi ancora crede nelle terapie riparatrici di conversione per gli omosessuali, il più alto rappresentate della chiesa cattolica dice invece che si deve convertire chi non vuole accogliere“.

“Parole molto importanti, ma la strada è lunga”

Un ottimo segnale dunque, per Luxuria, che certo crede si possa migliorare ancora in questo senso. “Poi certo la strada da fare è ancora lunga perché si sa che secondo la dottrina cattolica non è un peccato essere omosessuali ma è un peccato praticare l’omosessualità, che è una sorta di invito all’astinenza o peggio ancora alla schizofrenia. Ma almeno questa strada che prima era chiusa è stata imboccata. È vero il Papa dice che l’omosessualità è un peccato ma dice anche che è un peccato non essere caritatevoli e che è un peccato condannare e criminalizzare l’omosessualità. E questo è molto importante”, ha infine concluso l’opinionista.