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TV e SPETTACOLO

Vittorio Feltri difende Barbara d’Urso: “Sarà difficile rimpiazzarla”, poi critica Mediaset

Le parole del giornalista sulla questione della cacciata di Barbara da Mediaset

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Vittorio Feltri prende le difese di Barbara d’Urso sul caso Mediaset

Vittorio Feltri non ha esitato a prendere le difese di Barbara d’Urso, per la sua ultima esclusione da Pomeriggio Cinque in Mediaset. Il giornalista ed opinionista ha espresso il suo parere in merito alla questione in un articolo scritto su Libero [quotidiano fondato da Feltri nel 2000, ndr].

Il giornalista ha difeso a spada tratta la conduttrice napoletana rivolgendo poi una poco velata critica proprio a Mediaset. Insomma, il parere di Feltri è il seguente: Barbara d’Urso ha dato tanto a Mediaset, per essere infine “scaricata” dall’azienda stessa. Ma rimpiazzarla, sempre stando al parere del giornalista, non sarà semplice.

“Barbara ha instaurato una vera e propria relazione d’amore con gli italiani”

Vittorio Feltri ha preso le difese di Barbara d’Urso e lo ha fatto senza esitare un momento. Queste le parole del giornalista: “Barbara D’Urso è una stacanovista infaticabile che è in grado di portare a casa il risultato perché la sua tv, per quanto faccia storcere il naso a chi cerca di darsi un tono nonché agli invidiosi, sempre troppi quando si è bravi, funziona, piace, intrattiene e diverte“.

Ancora: “Il suo pubblico è suo personale, non è semplicemente il pubblico di Mediaset. Ecco perché difficilmente il Biscione riuscirà a rimpiazzarla, almeno non nei cuori di quelli che da 15 anni la seguivano più o meno quotidianamente (…) Barbara ha instaurato una vera e propria relazione d’amore con gli italiani, che soffriranno tale perdita“.

L’attacco a Mediaset: “Le dà un calcio sul posteriore”

Ha proseguito Feltri ma stavolta con un attacco a Mediaset: “Come ringraziamento per la dedizione, la costanza, l’impegno, Mediaset le dà un calcio sul posteriore e se ne libera in tutta fretta. Mi colpisce che ci sia questa volontà da parte di Mediaset come di ripulirsi, di ricostruirsi una reputazione, ora che il Cavaliere non c’è più“.

Ancora: “Di fare una tv pettinata, composta, abbottonata, probabilmente già vista, noiosa, forse più simile alla Rai, magari una pessima copia, o caricatura, della tv pubblica. E mi colpisce ancora di più che per centrare questo obiettivo sia stato ritenuto necessario licenziare, anzi scaricare, una come Barbara D’Urso”.

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