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Serie Tv

Vatican Girl: la sparizione di Emanuela Orlandi in una serie tv

La storia di Emanuela Orlandi ricostruita attraverso una serie tv true crime

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Vatican Girl: la sparizione di Emanuela Orlandi diventa una serie tv

La sparizione di Emanuela Orlandi è uno dei casi di cronaca che più ha sconvolto la popolazione italiana. Il caso continua tuttora ad essere avvolto da una nube di mistero che oggi, a distanza di quasi 40 anni, ancora non si è dissipata. Emanuela Orlandi è sparita a Roma il 22 giugno 1983, mentre tornava alla sua abitazione in Vaticano in seguito ad una lezione di musica. I fatti che riguardano questo caso ancora irrisolto sono affrontati in una nuova serie tv presente su Netflix, Vatican Girl.

Vatican Girl e la ricostruzione del caso Emanuela Orlandi

Vatican Girl tenta di mettere insieme i tantissimi pezzi di una storia molto confusa e molto difficile da ricostruire, riuscendoci solo in parte e molto superficialmente. Adatta per coloro che sono ignari della vicenda, Vatican Girl dipinge bene la complessità del caso. Per coloro invece che già conoscono il fatto di cronaca risulterà una sintassi di ciò che già sapevano, senza però fornire nuove risposte.

Le piste che sono emerse nelle investigazioni sono 4, come anche riportato nella serie tv: terrorismo internazionale, Banda della Magliana (organizzazione criminale mafiosa attiva a Roma), scontro tra fazioni interne al Vaticano, sfondo sessuale. In Vatican Girl viene velatamente dichiarata come più probabile quella sessuale, considerata in realtà una delle meno plausibili dalle indagini.

I super-testimoni intervistati in Vatican Girl

Ad intervenire ci sono testimoni di grande rilevanza: Sabrina Minardi, ex amante di Renatino De Pedis (boss della Banda della Magliana), e Marco Accetti, fotografo romano che ha confessato di essere stato uno dei rapitori di Emanuela Orlandi.

Insomma, Vatican Girl ha il merito di aver riportato luce su un caso che nasconde meccanismi controversi. Tuttavia ha spremuto la storia per creare quell’hype che solo il true crime sa dare, trasformandola in una serie tv bellissima per l’occhio, ma che non porta sul tavolo nessun nuovo elemento utile per la risoluzione del puzzle.

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