Universo influencer: cosa cambia dopo Sanremo 2023?

Chiara Ferragni ha fatto la rivoluzione?

Sanremo 2023 ha sancito in maniera netta e definitiva l’ingresso del Festival nell’era social. Da un lato perché si è davvero condiviso tutto il condivisibile di questa edizione e dall’altro perché uno dei simboli massimi di questo tessuto comunicativo-sociale, ovvero Chiara Ferragni, il Festival l’ha condotto.

Tv e social network: la luna di miele è appena cominciata

Questo attraversamento di stargate cosa significa? Cosa cambierà in futuro? Quanto inciderà questa commistione crossmediale e sotto quali aspetti? Difficile prevederlo e forse, più che nelle dinamiche e nelle strategie editoriali, inciderà sulla percezione del pubblico. Proviamo a spiegarci meglio.

Se dal punto di vista dell’azione (interazioni, engagement) la parabola sarà ancora decisamente ascendente, portando la televisione a favorire queste dinamiche, l’appagamento per il pubblico forse non sarà più lo stesso.

Tanti retweet per nulla: qualcuno il dubbio l’avrà avuto?

La presenza di Chiara Ferragni sul palco dell’Ariston ha mostrato e raccontato la professionalità in materia social che le ha consentito di condurre al fianco di Amadeus? No. Ha rivelato qualità nascoste, o sconosciute ai più, dietro alle varie app quali Instagram e compagnia bella? Nemmeno. Nella mente di qualcuno sarà dunque sorto il sospetto che ‘sti tanto decantati e onnipresenti social poi non siano altro che contenitori di fuffa. D’altronde il segreto sboomerizzante di Chiara e Gianni in cosa è consistito? In un selfie con sorrisi di circostanza e dita a forma di V? Ma davvero?

Sarà quel che sarà, l’importante è postare

Quindi, l’ipotesi è che pur non rilevando nulla di più consistente nei social network rispetto al periodo pre-Festival, gli utenti continueranno comunque a utilizzare con insistenza tali strumenti, soprattutto in un momento tanto catalizzante come la settimana del Festival di Sanremo, ma forse con la consapevolezza di dar sfogo ad inutili qualità. Simpatia, capacità grafiche, ottimi scatti, saranno sempre più esibiti, ma magari con maggiore disincanto e senza velleità di cambiare il mondo o di rappresentare qualcosa di più di un numero.