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Ungheria, stretta sull’aborto: il commento di Sabrina Ferilli

Stretta sull’aborto da parte del governo di Orban in Ungheria: il commento disgustato di Sabrina Ferilli sui social

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Ungheria, stretta sull’aborto: il decreto legge in vigore dal 15 settembre

Abbiamo a lungo parlato e discusso in questi giorni della stretta in Ungheria sull’aborto da parte del governo di Orban: un nuovo decreto che è entrato in vigore nella giornata di ieri, 15 settembre, e impone l’obbligo ai medici di far ascoltare il battito cardiaco del feto alla paziente che sta per affrontare un’interruzione di gravidanza, e commenta anche Sabrina Ferilli.

L’obbligo di far ascoltare il battito cardiaco del feto

Un decreto legge disarmante che è però stato accolto con enorme entusiasmo da parte della destra ungherese e con enorme rammarico e preoccupazione da parte di Amnesty International. Dal 15 settembre è diventato legge il decreto che impone un nuovo obbligo in materia di aborto nel Paese. Un Paese che già confina e limita la possibilità di interrompere la gravidanza a soli 4 casi. Da giovedì, tutti i medici dovranno, prima di avviare l’iter per l’interruzione di gravidanza, obbligatoriamente dar sentire alla donna il battito cardiaco del feto. “Una prova chiaramente identificabile delle funzioni vitali del feto“, si legge nel decreto poi interpretato e tradotto per i non addetti ai lavori.

Ungheria, la stretta sull’aborto: il commento di Sabrina Ferilli

La storia Instagram di Sabrina Ferilli

La notizia non si limita ad essere commentata nella sola Ungheria ma trova ampio spazio di discussione anche in Italia. Tra le tante personalità note al pubblico che hanno voluto scrivere qualche parola a riguardo, troviamo anche Sabrina Ferilli. L’attrice si descrive preoccupata e di fatto disgustata dall’introduzione della legge: “La donna continua comunque ad essere l’individuo al quale sono rivolte più forzature ed umiliazioni – commenta la Ferilli – La nostra utilità è solo nel procreare. Come un mammifero qualsiasi“. E ancora, in una sua storia Instagram: “Siamo addirittura arrivati alle torture del 2000 come l’Ungheria chiede… Ogni giorno ci tolgono qualcosa, ogni giorno un’umiliazione in più, meschinamente, nel mondo e da noi. Politici femmine e maschi muti ed inermi – scrive l’attrice – Che orrore. Che pena“.

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