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“Un po’ la Franzoni la capisco”: polemica prima della festa della mamma
Scoppia il caos prima della Festa della Mamma 2023
Festa della mamma, scoppia la bufera: “Un po’ la Franzoni la capisco”
In occasione della Festa della Mamma 2023 qualcuno, con molto black humor, ha scelto di evocare Anna Maria Franzoni. Si sta cioè parlando di un caso di cronaca ben noto nel nostro Paese, il Delitto di Cogne (2002). Delitto che ha visto come vittima un bimbo di 3 anni, Samuele Lorenzi). Il caso ha avuto un forte impatto sull’opinione pubblica e molto velocemente è diventato tra i più noti casi di cronaca nera italiani. Un caso che continua a vivere ben oltre le sentenze, ben oltre la scarcerazione per volontà di un tazza e di una dose massiccia di black humor.
La tazza che chiama in causa la Franzoni in occasione della Festa della Mamma
Per la Festa della mamma 2023 il nome della Franzoni è spuntato fuori in maniera disattesa, citata su una tazza in vendita per la festività: “Un po’ la Franzoni la capisco“. Un oggetto che, una volta messo in commercio, ha diviso del tutto l’opinione pubblica. Un’opinione che ha generato principalmente due correnti di pensiero. Da una parte c’è chi crede che la tazza, proponendosi nel filone “black humor”, lo porti in scena nella sua maniera più pura e per questo fortemente dissacrante ma non condannabile. Dall’altra parte c’è chi invece condanna, puntando il dito contro un umorismo che se non fa ridere allora non è tale. In tutto questo, al centro, troviamo chi ha creato la tazza, il brand celebre soprattutto sui social, Piattini Davanguardia.
“Un po’ la Franzoni la capiamo, ma non giustifichiamo”
Di fronte alla quantità di critiche ricevute, totalmente nella bufera, i creatori e amministratori di Piattini Davanguardia sono immediatamente intervenuti. Un punto di vista che spiega il perché di questa dose di black humor da molti incompresa. “Qui nessuno sta scherzando su una tragedia, tanto meno sta facendo ironia – riporta Vanity Fair – Si tratta di una riflessione, punto. Avere una crisi d’ira nei confronti di un figlio è lecito così come tante mamme si sono trovate nella situazione di aver pensato ‘io lo uccido’. Noi ‘un po” la Franzoni la capiamo ma non giustifichiamo quello che ha fatto. Qui nessuno vuole incitare nessuno a uccidere esseri umani. Amen“.