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La Palazzina di Caccia di Stupinigi, testimone di un evento storico, un matrimonio dopo 180 anni dall’ultima cerimonia
Un matrimonio a Stupinigi: la Palazzina di Caccia di Stupinigi, splendido esempio di architettura barocca alle porte di Torino, è stata testimone di un evento storico: dopo più di 180 anni dall’ultima cerimonia reale, ha nuovamente fatto da cornice a un matrimonio.

Un fatto non solo di rilevanza storica, ma anche simbolo di apertura e modernità, che segna l’inizio di una nuova vita per l’antica residenza sabauda.
Un matrimonio storico

Il 12 aprile 1842, la Palazzina di Caccia vide l’unione tra Vittorio Emanuele II e Maria Adelaide d’Asburgo Lorena, un evento che sarebbe rimasto impresso nella storia come l’ultimo matrimonio reale ospitato nei suoi fastosi interni. Più di un secolo dopo, Raissa Russi e Mohamed Ismail Bayed, noto anche come Momo, hanno deciso di sposarsi in questo luogo carico di storia, portando avanti la tradizione, ma con un tocco di modernità e inclusione.
Una nuova era per Stupinigi
Recentemente, grazie alla firma di una convenzione tra la Fondazione Ordine Mauriziano e il Comune di Nichelino, la possibilità di celebrare matrimoni ed unioni civili nella Palazzina è diventata realtà. Questa intesa, che resterà in vigore fino al 2029, permette di sfruttare gli spazi della Palazzina di Caccia di Stupinigi per eventi nuziali nei giorni di lunedì, mercoledì e sabato. Le aree disponibili includono la Cappella di Sant’Uberto, con una capienza di 30 persone, il Cortile d’Onore, che può ospitare fino a 120 invitati, e la Sala Camini, perfetta per 99 ospiti.
Raissa e Momo: un matrimonio a Stupinigi

Il matrimonio di Raissa e Momo non è stato solo il primo dopo tanti anni in questo luogo di prestigio, ma ha anche rappresentato un esempio di unione e diversità. Raissa, cresciuta a Torino e di fede cristiana, e Momo, di origini marocchine e musulmano, hanno reso pubblica la loro storia d’amore sui social, condividendo la quotidianità di una coppia mista. Attraverso l’autoironia e la sincerità, mirano a sfatare stereotipi e luoghi comuni, mostrando che l’amore non conosce barriere culturali o religiose.
Una tradizione di matrimoni illustri
Oltre a essere una dimora sabauda di rilevanza storica, la Palazzina di Caccia di Stupinigi è stata teatro di matrimoni di sovrani e personalità di spicco, ospitando eventi per figure come Maria Teresa di Savoia e il conte Carlo Filippo d’Artois, e successivamente Vittorio Emanuele II e Amedeo di Savoia.

Questi matrimoni hanno contribuito a definire il ruolo centrale della Palazzina nel tessuto storico e culturale della regione, una tradizione che Raissa e Momo hanno ora rivitalizzato, aprendo la strada a future celebrazioni in queste mura cariche di storia.