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Tiberio Timperi saluta il quartiere romano che l’ha visto crescere: “Sale la marea dei ricordi”
Il momento nostalgico condiviso sui social
Tiberio Timperi: le parole dedicate al quartiere romano che l’ha visto crescere
Tiberio Timperi è tornato nel quartiere romano che l’ha visto crescere. Un luogo nel quale il conduttore e giornalista è solito recarsi quando ha bisogno di ritrovare se stesso. Un quartiere di certo non residenziale, che porta però con sé tanta umanità, e forse è proprio quella di cui delle volte Timperi va alla ricerca.
Il conduttore e giornalista ha citato Piazza Vittorio, che è compresa nel quartiere romano popolare Esquilino: pare dunque sia questo il luogo in cui Timperi è cresciuto, è entrato a contatto con il mondo e nel quale ha mosso i primi passi nel mondo del giornalismo e della tv/spettacolo.
“Quando ho bisogno di ritrovarmi, vado in pellegrinaggio a Piazza Vittorio”
Tiberio Timperi ha scritto in qualche modo una lettera al quartiere in cui è nato, e lo ha fatto con grande gratitudine e affetto. Queste le parole del conduttore, in un post su Instagram: “Quando ho bisogno di ritrovarmi, vado in pellegrinaggio a Piazza Vittorio. Qui sono nato e cresciuto. Sale la marea dei ricordi. Qui erano tutti sor e sora. I ragazzi ‘maschio’ o ‘maschiè’ a seconda dell’età. ‘Segni sor Ventu’ che dopo passa mamma“.
Ancora, spazio alle tradizioni: “Il panificio Passi, pizza bianca e scrocchiarella. Il sor Ennio, macellaio. Il sor Gaetano, pizzicagnolo con la vasca del baccalà il venerdì. Trivelloni, vini e olii. Odore di vino e segatura (…) Resistono e chissà per quanto ancora, Regoli, Panella e Fassi con il suo palazzo del gelato. Ho ceduto. Cioccolato, fiordilatte e leccatina di panna. Il prezzo è umano quanto il quartiere: 2 euro“.