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Temptation Island e le scene tagliate: parla Raffaella Mennoia
Tutto quello che in tv di Temptation Island non si vede
Temptation Island: tutto quello che non si vede in tv, le scene “rimosse”
Non tutto quello che succede a Temptation Island viene mostrato al pubblico, alcune scene vengono inevitabilmente tagliate: a dirlo e confermarlo è Raffaella Mennoia, tra le autrici del programma di Canale 5 che a Tv Sorrisi e Canzoni ha spiegato cosa succede in fase di montaggio.
Siamo sicuri di vedere proprio tutto, tutto quello che succede a Temptation Island 2023? La risposta è no, così come conferma Raffaella Mennoia. Autrice e non solo di programmi di successo, c’è sempre lei dietro il programma della Fascino di Maria De Filippi. Recentemente intervistata la Mennoia è entrata nel merito di tanti aspetti di questa nuova edizione, arrivata dopo un anno di stop: “Saltando l’edizione 2022 le aspettative sono cresciute anche se nel frattempo il pubblico poteva appassionarsi ad altro. Invece è stato ben contento di questo ritorno“, fa sapere l’autrice.
Raffaella Mennoia: “Cosa non vedrete in tv”, le scene volutamente tagliate
Parlando del programma in sé, c’è qualcosa che però noi a casa non vediamo di Temptation Island 2023. Parliamo ad esempio dei provini. Una scelta opportuna quella della Mennoia, la prima a dialogare con loro durante i casting. Per l’autrice sarebbero troppo intimi e riservati i dettagli che verrebbero a galla durante i primi colloqui con le coppie che vogliono mettersi in gioco.
Ma non solo. Tagliare verrebbero anche tutte le scene più “spinte”. “Noi non facciamo vedere molto, c’è una linea narrativa che si fonda sull’immaginazione – spiega l’autrice – Significa che non si vede niente più di un bacio. Nella storia di Gabriela e Giuseppe si è vista solamente una porta chiusa“. Una scelta puntuale visto che nelle versioni di Temptation Island nel mondo non sarebbe questa la linea: “Le altre edizioni sono molto più esplicite in alcune situazioni. Noi pensiamo che non ce ne sia bisogno, non va urtata la sensibilità di chi guarda“.