Cinema e Teatro
Tarantino a Cannes: “Ho un limite, non metterò mai in copione la morte di un animale”
Il racconto inedito del regista
Quentin Tarantino al Festival di Cannes 2023: il racconto inedito del regista
C’era anche Quentin Tarantino al Festival di Cannes 2023: il regista statunitense era atteso da uno stuolo di affezionati fan. C’è addirittura chi ha atteso 9 ore per incontrare Tarantino: l’incontro, poi, è valso la pena, visto il racconto inedito di sé che il regista ha fatto, come riporta Leggo.
“Mi prendo sempre la responsabilità dei miei lavori”
Tarantino ha parlato di cinema a Cannes: più nello specifico del suo modo di fare cinema. “Mi prendo sempre la responsabilità dei miei lavori, conosco le conseguenze e le abbraccio volentieri“. Il regista ha poi ammesso di avere un unico limite, proprio nell’esercizio del suo lavoro: “Ho un unico limite: non metterò mai in un copione la morte di un animale, per me è troppo“.
Il caso di Taxi Driver e la cancel culture
Tarantino ha parlato ancora di cinema quando ha spiegato cosa proprio non gli piace di Hollywood: un aspetto che oggi si lega bene con l’orientamento del ‘politicamente corretto’. Il regista, per spiegare il suo pensiero, ha preso in esame un film di Scorsese, Taxi Driver (1976). “Gli hanno imposto un personaggio bianco da far morire alla fine perché i produttori temevano che le persone di colore avrebbero altrimenti messo le sale a fuoco e fiamme. Io a questa scusa non credo: erano semplicemente a disagio con la situazione e se la sono cavata così. Scorsese è l’ultimo da incolpare“.