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Tamagotchi Smart: il gioco anni ’90 torna dopo 25 anni
Nell’anno del venticinquesimo anniversario torna il Tamagotchi, il gioco con il quale i bambini imparano a prendersi cura degli animali
Coloro che hanno vissuto la propria giovinezza negli anni Novanta sicuramente ricorderanno il Tamagotchi. Racchiuso in un piccolo guscio di plastica c’era un animaletto che, simulando la vita di un vero e proprio essere vivente, necessitava di attenzioni, di cibo, di svago e socialità. Oggi, in occasione del 25esimo anno di vita del gioco, Bandai lancia sul mercato nuovi modelli che riportano in vita il gioco più popolare di virtual reality dedicata agli animali.
Tamagotchi, il ritorno sul mercato dopo l’esordio nel 1996
Uno schermo in bianco e nero e tre tasti. Un uovo che si schiude, dal quale esce un animaletto dalle sembianze aliene. Obiettivo: tenerlo in vita il più a lungo possibile, prendendosene cura. Questi sono i concetti di base da cui sono partiti Akihiro Yokoi e Aki Maita, ideatori giapponesi del gioco. È il lontano 23 novembre 1996 quando l’azienda Bandai, terza al mondo per la produzione di giocattoli, lancia il Tamagotchi sul mercato prima giapponese e poi mondiale. Inizialmente il target di riferimento è il pubblico femminile, ma questa limitazione non scoraggia la fetta maschile di fruitori. Infatti, il Tamagotchi prescinde da distinzioni di sesso ed età e diventa un vero e proprio simbolo culturale della giovinezza dei Millennials.
Il lancio del Tamagotchi Smart per celebrare il quarto di secolo
In questi giorni in Giappone sta avendo luogo un evento che fa ingelosire molti appassionati di tutto il mondo. In occasione dei 25 anni dall’uscita del gioco, a Tokyo è stato allestito un temporary store in cui sono presentate tutte le novità dell’universo tamagotchiano. Infatti, la casa produttrice ha innovato l’esperienza Tamagotchi introducendo nuovi dispositivi.
L’oggetto che più incuriosisce gli appassionati è il Tamagotchi Smart, che rinnova le modalità di gioco implementandole con nuove funzioni (come il touchscreen e il contapassi) ma mantenendo di fatto intatte le dinamiche ludiche di base. Data la capacità del gioco di sopravvivere al trascorrere degli anni e di adattarsi al mondo moderno, è il caso di dire: lunga vita ai Tamagotchi!