Strage di Corinaldo, Fedez interviene in aula: “Prezzi bassi, cachet alto”

Strage di Corinaldo: Fedez prende la parola in aula

Strage di Corinaldo: Fedez ed anche il trapper Sfera Ebbasta hanno preso la parola nelle ultime ore in aula, come riporta ANSA. Per capire di cosa si sta parlando bisogna tornare indietro di un po’ di anni (nel 2018), quando in una discoteca (la Lanterna Azzurra) di Corinaldo (provincia di Ancona, Marche) venne spruzzato dello spray al peperoncino da alcuni individui. Quest’atto creò il panico e la fuga incontrollata della gente: morirono 6 persone (di cui 5 minorenni) e 59 persone rimasero ferite.

Le parole del rapper

Della strage di Corinaldo, relativamente a Fedez, se ne è parlato molto negli ultimi giorni, quando il rapper non era riuscito, per motivi medici, a presentarsi in aula. Eppure questo, nelle ultime ore, è accaduto. “Fedez, cappotto nero, e look total black, è apparso in buona forma; è entrato e uscito dal Palazzo di giustizia lontano da telecamere e fotografi“. Ancora: “Fedez è stato chiamato a rispondere sulle condizioni del locale, delle quali però non aveva memoria. Perché si era esibito due volte in dj-set alla Lanterna nel 2015 e 2016“.

“Cachet alto, spesa bassa per i biglietti e capienza limitata“: queste le parole di Fedez, già riportate, peraltro, in un’intervista in tv quando il rapper aveva parlato dello “scenario peggiore” accaduto proprio la sera della tragedia a Corinaldo.

L’intervento di Sfera Ebbasta

Questo, invece, quanto riportato da Sfera Ebbasta, sul medesimo argomento, e cioè la strage di Corinaldo, in aula. “Mi era capitato altre due o tre volte lo spray al peperoncino agli show ma non mi ricordo in quali locali. Una volta, non mi ricordo dove, dovemmo sgomberare la sala e poi lo show è ripreso dopo mezz’ora“. Come è stata gestita la situazione: “Gli addetti alla sicurezza avevano aperto le uscite di sicurezza per far defluire le persone che poi erano rientrate senza che nessuno rimanesse ferito“. Ed ancora, altre volte: “Non era neanche stata sgomberata la sala, non c’erano state conseguenze“.