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Sonia Bruganelli e Adriana Volpe, la stroncatura: “Non sanno ricoprire il loro ruolo”

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Sonia Bruganelli e Adriana Volpe bocciate dall’ex vippona

Sonia Bruganelli e Adriana Volpe continuano a far discutere nel loro ruolo di opinioniste dentro la Casa del Grande Fratello Vip. C’è chi le ama profondamente ma anche chi non crede che siano state le persone perfette a ricoprire il ruolo di spalla alla conduzione di Alfonso Signorini. Tra coloro che nutrono forti dubbi nei loro riguardi c’è anche l’ex concorrente del Grande Fratello Vip, Jo Squillo.

Jo Squillo stronca le opinioniste: “Me le aspettavo più leali

Jo Squillo, a distanza di qualche settimana dalla sua uscita di scena dal Grande Fratello Vip si racconta in una lunga intervista a SuperguidaTv.it. C’è ampio spazio per discutere sulla sua esperienza all’interno della Casa e anche un po’ di risentimento parlando soprattutto di due personalità: Alex Belli, a suo dire un mentitore, e Katia Ricciarelli, una “protetta” della Casa con la quale aveva avuto modo di scontrarsi. Chiamata a giudicare però anche l’operato di Sonia Bruganelli e Adriana Volpe, la Squillo non si mette alcun freno: “Sinceramente non sanno ricoprire il loro ruolo. Me le aspettavo più leali con il gioco e guarda hanno sempre salvato quelli che dovevano essere salvati rendendo immuni coloro che noi dentro la Casa avremmo voluto tutti votare“, confessa la Squillo e il riferimento sembra chiaramente ad Alex Belli e Soleil Sorge.

Le accuse: “Hanno sempre indirizzato un po’ il gioco

Hanno sempre indirizzato un po’ il gioco là dove c’erano degli interessi. Questi cambi poi di atteggiamento, delle scuse così immotivate. Non mi sono particolarmente piaciute un po’ entrambe in generale“, parla apertamente di Bruganelli e Volpe la Squillo e salta fuori anche qualche amara constatazione. “Questo gioco è stato pilotato in modo non vero, non autentico, soprattutto sentendo anche gli umori della Casa. Su diverse tematiche importanti – conclude Jo Squillo – le ho trovate fuorvianti e non comprensive della profondità della questione“.

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