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Silvio Berlusconi, le cause della morte e l’ultimo fatale peggioramento

La leucemia, il secondo ricovero e le ultime ore drammatiche

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Di cosa è morto Silvio Berlusconi: gli ultimi mesi di lotta e sofferenza

Era il 5 aprile scorso, quando Silvio Berlusconi accompagnato da Marta Fascina si era recato all’Ospedale San Raffaele di Milano dopo aver accusato un affanno respiratorio. Immediatamente seguito dal Prof. Alberto Zangrillo, l’ex premier fu ricoverato per quella che si era rivelata una non trascurabile infezione respiratoria. Nello spiegare al pubblico il quadro clinico, Zangrillo rivelò che da due anni Silvio soffriva di una leucemia mielomonocitica. Ad accorrere nei pressi dell’ospedale per sostenerlo, tanti fan, amici e ovviamente i familiari. Proprio il comportamento della famiglia aveva subito fatto intuire che le condizioni fisiche di Silvio Berlusconi fossero tutt’altro che ottime.

Il secondo ricovero dopo la lunga degenza di aprile

Dopo un lungo ricovero, durato fino al 19 maggio, Silvio Berlusconi aveva potuto fare ritorno nella sua abitazione, dove è rimasto fino a venerdì 9 giugno, data in cui ha dovuto nuovamente recarsi all’Ospedale San Raffaele per un secondo ricovero. Le prime notizie avevano stemperato la preoccupazione per l’ex premier, poiché era trapelato che la situazione non fosse allarmante e che si trattasse di una degenza dedicata soprattutto ad alcuni accertamenti.

L’improvviso peggioramento delle ultime ore

Alle 9 del mattino di lunedì 12 giugno, Silvio Berlusconi si è spento ad 86 anni, circondato dall’affetto dei figli, accorsi per stringersi un’ultima volta attorno a lui. Le sue condizioni sarebbero rapidamente e improvvisamente peggiorate nelle ultimissime ore dopo una variazione dei valori del sangue.

La leucemia mielomonocitica cronica di cui soffriva

A causare il decesso di Silvio Berlusconi sarebbe stato un quadro clinico divenuto sempre più complesso giorno dopo giorno. Gli ultimi due anni, trascorsi convivendo con la leucemia mielomonocitica cronica lo avevano sicuramente indebolito e l’infezione respiratoria di aprile aveva ulteriormente reso più serie e difficili le sue condizioni. Infine, l’ultima decisiva alterazione dei valori sanguigni, dei quali verrà valutata nelle prossime ore la rilevanza.

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