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Cinema e Teatro

Sigarette al cinema: ecco di cosa sono fatte quelle fumate nei film

Le sigarette fumate dagli attori non sono vere (e meno male per loro)

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Il cinema è un’illusione: oggetti di scena che non sono ciò che sembrano

Nel cinema capita che qualcosa non sia davvero quello che sembra essere. Questo accade molto più spesso di quanto non si possa pensare. In fin dei conti, il cinema è un’illusione (stiamo parlando del cinema di finzione, il discorso è leggermente diverso invece per quanto riguarda il genere documentario).

La cosa importante è la verosimiglianza, non la verità. Motivo per cui al cinema un vetro che si rompe non è davvero fatto di vetro, una nevicata non è veramente neve che cade dal cielo e… la sigaretta fumata dal personaggio non è una sigaretta vera. Si è tornati a parlare di questo argomento negli ultimi giorni, vista l’uscita di Oppenheimer e l’assidua presenza di Cillian Murphy che fuma, così come in Peaky Blinders.

Le sigarette nel cinema: non sono sigarette vere

La domanda che viene naturale porsi allora è: che cosa fumano gli attori sul set se non sono sigarette vere? Si tratta di speciali sigarette, ideate appositamente per il cinema, in cui il tabacco è sostituito da erbe naturali come trifoglio rosso e ortica.

Questa soluzione è resa necessaria per tutelare la salute degli attori. Ogni scena va ripetuta più e più volte, e se si tratta di scene in cui è presente la sigaretta come oggetto scenico, allora vuol dire che l’attore deve fumare potenzialmente decine e decine di sigarette. Per questo motivo si utilizzano metodi alternativi che, seppur non esenti da possibili danni, risultano comunque essere meno dannosi della nicotina.

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