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Cinema e Teatro

Sharon Stone: “Ho perso 9 figli per aborto spontaneo”, la confessione su Instagram

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Sharon Stone: il silenzioso dolore confessato su Instagram

È una confessione molto forte e intima sull’aborto quella che la diva di Hollywood Sharon Stone ha voluto rendere pubblica su Instagram. L’occasione è un post/articolo pubblicato da People Magazine.

Il commento su Instagram alla storia di Peta

Non è stata un’intervista a far emergere il personale ed intimo dramma di Sharon Stone, ma il racconto di un’altra storia di vita. Nello specifico, la vita di Peta Murgatroyd, ballerina australiana che si è confidata a People Magazine, media americano, sull’intimo dolore legato alla perdita di un figlio a causa di un aborto spontaneo. Una perdita sopraggiunta mentre il compagno, Maks Chmerkovskiy, si trovava in Ucraina. E per la nota ballerina australiana purtroppo, non è nemmeno il primo aborto spontaneo che si trova a dover affrontare.

La solitudine di Sharon Stone, l’aborto: “Ci viene fatto vivere come una sorta di fallimento”

Un dolore immenso in cui si è rivista, leggendo il post, la stessa diva hollywoodiana Sharon Stone. L’attrice, leggendo la storia su People, ha deciso infatti di commentare pubblicamente portando alla luce la sua storia personale. Il dolore, la solitudine e l’impossibilità talvolta di comunicarlo, di trovare dall’altra parte persone conforto, comprensione. “Noi, come donne, non abbiamo un forum per discutere la profondità di questa perdita – scrive Sharon Stone su Instagram, commentando la notizia – Ho perso 9 figli per aborto spontaneo. Non è una cosa da poco, fisicamente o emotivamente, eppure ci viene fatto vivere come se fosse un qualcosa da dover sopportare da soli e segretamente, come una sorta di fallimento“.

Il commento di Sharon Stone sotto al post di People su Instagram

Non è la semplice condivisione di un dolore personale quello di Sharon Stone ma è un voler accendere una lampadina, fare luce in una stanza dove ancora regna un buio isolante. “La salute e il benessere femminile affidati a cure frutto dell’ideologia maschie sono diventati nel migliore dei casi negligenti – scrive sempre la Stone – ignoranti e violentemente oppressivi nello sforzo“.

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