In una qualsiasi serie tv non è raro vedere un personaggio scomparire senza per forza essere stato ucciso ad esempio o tagliato fuori per una qualsiasi altra motivazione presentata e giustificata al pubblico. Ecco, quel personaggio semplicemente non c’è più: si fa riferimento cioè alla sindrome di Chuck Cunningham. E c’è ancora tanto dietro a tale sindrome, che dopo essere stata sperimentata per la prima volta, è divenuta uno strumento utilissimo.
Tale sindrome si riferisce al personaggio di Chuck Cunningham in Happy Days (come ritrae Lascimmiapensa.com). Ad un certo punto, e cioè dopo le prime due stagioni dello show, Chuck Cunningham scompare, passando in secondo piano rispetto all’importanza crescente di Fonzie nella serie. Da allora Chuck letteralmente è sparito (“Chuck Cunningham che salì le scale con la sua palla da basket nella prima stagione per non fare mai più ritorno“). Si è data così l’opportunità a tantissimi registi, da quel momento in avanti, di “disfarsi” dei loro personaggi a loro piacimento e volontà. Magari puntando proprio su quelli che riuscivano meno amati dal pubblico. Senza effetti speciali o scene teatrali, ma con la semplice e rude assenza.
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