Attualità
Sequestrati 900 litri di olio d’oliva contraffatto a Caivano
La scoperta fa seguito a un’inchiesta condotta dal programma televisivo Striscia la Notizia
In un recente intervento delle forze dell’ordine, è venuto alla luce un episodio di contraffazione che colpisce il settore dell’olio di oliva, prodotto di punta del Made in Italy. Circa 900 litri di olio d’oliva contraffatto sono stati sequestrati a Caivano, in provincia di Napoli, in un’azione che ha visto protagonisti i carabinieri. Il ritrovamento è avvenuto a bordo di un piccolo furgone, guidato da una giovane 27enne di Afragola, già nota alle autorità.
Le origini dell’indagine
La scoperta fa seguito a un’inchiesta condotta dal programma televisivo Striscia la Notizia, che è tornata a occuparsi della vicenda nella puntata di ieri sera. «Siamo partiti rintracciando rivenditori di etichette fasulle», ha detto l’inviato Luca Abete, descrivendo il percorso investigativo intrapreso dal programma. L’inchiesta ha portato alla luce un sistema di vendita clandestina che non si discosta molto, nelle modalità, da quelle dello spaccio di sostanze stupefacenti, con un vasto network di distribuzione concentrato nella zona di Napoli e provincia.
La natura del prodotto sequestrato
Dai primi accertamenti effettuati, sottoponendo l’olio a esami di laboratorio, è emerso che il liquido sequestrato non è olio extravergine di oliva, come venduto, ma una miscela di olii di semi. Questo solleva preoccupazioni non solo per la salute dei consumatori, ingannati sulle caratteristiche reali e la qualità del prodotto acquistato ma anche per l’impatto negativo su un settore fondamentale per l’economia e l’immagine agroalimentare italiana.
Le conseguenze legali
Seguito all’intervento delle forze dell’ordine, la giovane conducente del furgone è stata immediatamente denunciata a piede libero. Il materiale sequestrato, inclusi quasi 900 litri di olio in contenitori di latta e un blocco di stampe per etichette contraffatte non ancora applicate, sarà ora oggetto di ulteriori indagini e analisi chimiche per determinare l’effettiva composizione del prodotto. Questo episodio solleva nuovamente l’allarme sulla diffusione di prodotti alimentari contraffatti, dimostrando l’importanza della vigilanza e delle verifiche da parte delle autorità competenti per tutelare i consumatori e garantire la qualità dei prodotti sul mercato.