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Cinema e Teatro

Sciopero ad Hollywood: cosa sta accadendo al cinema americano

La protesta degli attori per chiedere migliori trattamenti

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Le trattative sono fallite: la protesta delle star del cinema si fa più aspra

Le star di Hollywood sono in sciopero. Tutto è partito dalle proteste degli sceneggiatori di tv e cinema, che hanno iniziato a chiedere con sempre maggiore insistenza migliori contratti di lavoro. Più garanzie e maggiori compensi, queste le richieste dei professionisti della settima arta, che hanno rapidamente trovato l’adesione degli attori. Gli scioperi ad Hollywood sono merce rara, l’ultimo infatti risaliva al 1960, pertanto quanto sta accadendo non poteva passare inosservato agli occhi del mondo.

Ad indire lo sciopero è stata ufficialmente la Screen Actors Guild, individuando due problematiche principali per i lavoratori che rappresenta: il livello di retribuzione e l’insidia dell’intelligenza artificiale. Questo è un momento della storia, un momento di verità: se non teniamo duro ora, saremo tutti nei guai. Stiamo tutti rischiando di essere sostituiti da macchine e grandi imprese”, lamenta la categoria.

Scarse retribuzioni e la minaccia dell’IA: i timori degli attori di Hollywood in sciopero

La conseguenza primaria dello sciopero in corso ad Hollywood è il ritardo sulle produzioni in corso. Prodotti attesissimi dal pubblico e sui quali le major hanno investito enormi budget, rischiano così di saltare. Il sindacato non ha dubbi: “Noi siamo le vittime. Siamo vittime di un’entità molto avida. Sono scioccata dal modo in cui le persone con cui lavoriamo ci trattano”.

Tra le pratiche dalle quali ha preso poi piede la protesta, anche la scansione dei volti degli attori per utilizzare l’immagine senza dover elargire compensi per più giorni di lavoro. Le star del cinema hanno percepito la minaccia e hanno deciso di far sentire la propria voce. A esporsi è stata anche Meryl Streep: “Questo non è il momento di incontrarsi a metà strada, e non è una esagerazione dire che gli occhi della storia ci stanno guardando”.

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