Salvatore Aranzulla, la pizza ordinata d’asporto finisce male: “Andate a quel paese”

Salvatore Aranzulla: la pizza ordinata d’asporto, finisce male per l’esperto

È il caso di parlare di Salvatore Aranzulla anche se nessuno di noi ha effettivamente bisogno di un suo consiglio informatico: l’esperto di tecnologia è finito al centro della scena per un suo sfogo social dopo aver ordinato una pizza d’asporto, ordine che non è andato esattamente come era previsto andasse.

Salvatore Aranzulla e pizza d’asporto… è un error 404

Tra un consiglio e l’altro sulla sua pagina Facebook, Salvatore Aranzulla si è lasciato andare ad un commento molto personale sulla sua esperienza con l’ordine di una pizza d’asporto a Milano. “Faccio un ordine per ordinare una pizza da un ristorante vicinissimo casa“, inizia così il post di Aranzulla. Il racconto di una serata come tante altre dove si ha voglia di pizza e si decide di ordinarla via App da un ristorante molto vicino casa, per risparmiare proprio sui tempi d’attesa e assicurarsi che la pizza arrivi ancora calda. In questo passato però è sfuggito qualcosa.

Lo sfogo di Aranzulla sui social. “Pizza immangiabile”

“L’app, per non so quale motivo, mi fa fare l’ordine da un punto vendita dalla parte opposta di Milano – denuncia così Aranzulla, lamentandosi – Quando me ne accorgo, provo a sentire l’assistenza. Sono disposto a pagare per l’ordine e la consegna, ma non a riceverlo perché non ha senso far pedalare una persona dall’altra parte di Milano“. Un’osservazione logica quella dell’esperto che però, si sarebbe trovato di fronte ad una risposta da parte dell’assistenza che non lo ha convinto. “Risposta? Non è possibile e ti chiudono la chat. Insomma, hanno fatto pedalare per mezza Milano una persona per consegnare una pizza che è immangiabile. Ma andatevene a quel paese“.