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Salario minimo: l’Europa pronta al sì, ma non si parla di cifre

Cosa cambia dopo l’accordo sul salario minimo?

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Lotta alla povertà e salario minimo: l’Ue impone alle nazioni misure per alzare i redditi dei lavoratori

Che senso ha ragionare sull’adozione per legge di un salario minimo per i lavoratori se poi non si discute di cifre? Come spesso accade l’Europa, intesa come Ue, si limita a delineare cornici entro le quali ogni stato membro spiega la sua tela a tema, perciò non stupisce che anche in questo caso la palla al balzo spetterà coglierla ai vari Paesi.

Arriva l’accordo: gli Stati ora dovranno agire o subiranno sanzioni

L’accordo è stato trovato, non senza fatiche, tra Consiglio, Parlamento e Commissione Europea, che spingono gli stati membri ad agire per fermare l’emorragia di precariato e povertà sempre più dilagante nell’Unione. Ogni singola nazione dovrà quindi, entro due anni, declinare tale direttiva in azioni finalizzate al raggiungimento di una maggiore dignità salariale.

La strada è tracciata, ma non si parla di cifre

Non si parla però di cifre. Nessuna soglia è stata stabilita, pertanto la responsabilità sull’efficacia dell’accordo è in capo ai vari governi. Facile prevedere che una parità nell’Unione sarà ancora una volta un miraggio, poiché i vari ambienti lavorativi sono molteplici e diversissimi tra loro. In ogni caso il percorso è stato tracciato e non resta che confidare nei rappresentanti politici per la concretizzazione dell’idea in misure realmente efficaci.

Le reazioni all’accordo in Italia

Le reazioni in Italia sono state, senza sorprese, di doppia natura. All’entusiasmo pentastellato, che ritiene l’accordo “storico”, ha fatto da contraltare la diffidenza della destra, maggiormente orientata a misure di diversa natura nel contrasto alla povertà.

Cambierà davvero qualcosa?

Al netto di quanto detto, cosa cambierà per i lavoratori? Lo spettro di possibilità è più ampio che mai allo stato attuale, troppe le variabili in gioco. Se una rivoluzione salariale in grado di garantire l’eliminazione della povertà in Italia sembra utopia, almeno un miglioramento è auspicabile. Probabilmente, se arriverà, sarà merito dello spauracchio delle sanzioni Ue che colpiranno chi non adotterà misure, ad oggi la migliore garanzia per i cittadini (almeno quelli italiani).

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