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Roccella, è polemica: “Nomi di bambini ai cani, c’è bisogno di una rivolta”

È di nuovo polemica dopo alcune dichiarazioni della ministra della Famiglia

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Eugenia Roccella, è di nuovo polemica: il discorso su nomi di bambini e cani

Si riaccende la polemica e tornano a far discutere alcune dichiarazioni, molto circoscritte, rilasciate dalla ministra Eugenia Roccella nel corso di un suo intervento a Fenix, festa dei giovani di Fratelli d’Italia: si parla di famiglia ma lo spunto arriva dalla “moda” di dare nomi da bambini agli animali come cani e gatti.

Il discorso di Eugenia Roccella a Fenix

C’è una nuova polemica o dibattito pubblico all’orizzonte, almeno questo è lo scenario che si presenta agli occhi sui social. A far discutere sono nuovamente alcune parole della ministra della Famiglia Eugenia Roccella, reduce da forti proteste come quelle avvenute al Salone del Libro di Torino. L’occasione è un discorso pubblico della Roccella a Fenix e tra i temi al centro dell’attenzione ci sono famiglia, natalità e quanto ne conviene di conseguenza.

Cosa aveva dichiarato Papa Francesco

Tornano a far discutere parecchio le parole della Roccella che, parlando di famiglia e natalità ha voluto porre nuovamente l’accento su un aspetto sul quale si era in qualche modo espresso anche Papa Francesco. “C’è bisogno di una rivolta a difesa dell’umano – così la Roccella, come riporta OpenLa famiglia, la filiazione, sono il cuore, le basi dell’umano. Ma ora sono a rischio“. Fa notare la ministra quanto oggi anche solo la natalità abbia acquisito spesso e volentieri un’accezione negativa, tramutato in argomento quasi dal retaggio antico: “Questo tentativo di dare i nomi dei bambini ai cani è sintomo di un bisogno che evidentemente c’è, però viene trasferito sugli animali. Anche Papa Francesco ha ricordato che dentro passeggini oggi trovi ormai cani…“.

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