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Riccardo Muti: “Cultura del nostro Paese verso il basso e i media ci parlano dei Maneskin”
Lo sfogo di Muti una volta appreso della vendita della casa di Lorenzo Da Ponte
Riccardo Muti deluso dai mala tempora: lo sfogo che chiama in causa anche i Maneskin
Una forte critica che sicuramente si farà sentire quella che arriva per voce di Riccardo Muti, un vero fiore all’occhiello per l’Italia e tra i più celebri direttori d’orchestra del panorama mondiale: uno sfogo generale quello di Muti che però fa un nome, quello dei Maneskin.
Il senso è chiaro: è un vero sacrilegio sentir così tanto parlare di Maneskin e similari a scapito di una musica che non viene quasi mai chiamata in causa. La riflessione ha il via da un fatto, la messa in vendita della casa di Lorenzo Da Ponte, celebre librettista di Mozart operativo a cavallo tra Settecento e Ottocento. Nessun rispetto verso la sua grandezza e appena ne ha l’occasione, Muti si ribella ai mala tempora. Così il celebre direttore d’orchestra alla fondazione Prada di Milano: “Stiamo bruciando i ponti con la cultura italiana – tuona – e non parliamo della casa di Paisiello o di Verdi. E i media ci parlano dei rapper, dei Maneskin o Maskot. La Cultura del nostro Paese sta attraversando un periodo ancora più drammatico verso il basso“.