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Regina Elisabetta, salute in bilico: pronta l’Operazione London Bridge

Al momento della morte della Regina Elisabetta II, verrà attuato immediatamente il piano

Avatar di Marco Zoccali

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Cosa succederà dopo la morte della Regina Elisabetta II? Cosa prevede l’Operazione London Bridge

La Regina Elisabetta preoccupa i medici: le sue condizioni di salute sono peggiorate nelle ultime ore e il mondo intero tiene il fiato sospeso per capire meglio il quadro clinico della donna, di 96 anni. Mentre tutti i giornali del globo sono in fermento e la famiglia Reale è in viaggio verso Londra, c’è chi è invece al lavoro per attuare l’Operazione London Bridge.

Tutti gli organi del Regno Unito dovranno rispettare specifiche indicazioni

Si tratta del nome in codice del piano, studiato nei minimi dettagli, che sarà attuato al momento del decesso della Regina Elisabetta II. Creato negli anni ’60, è stato più volte modificato e migliorato nel corso del tempo. L’Operazione London Bridge, vista l’ampia portata che la caratterizza, coinvolgerà un elevatissimo numero di dipartimenti del governo e di servizi di polizia. Anche la Chiesa d’Inghilterra, i media e i Parchi Reali hanno le loro specifiche indicazioni su come comportarsi al momento inevitabile, della morte della sovrana.

London Bridge is down: la Regina Elisabetta II è morta

Tutto inizierà da una frase in codice: London Bridge is down. Questo sarà l’annuncio che svelerà al Primo Ministro e a pochi selezionatissimi funzionari. che la Regina Elisabetta II è morta. L’informazione sarà diffusa seguendo una rigida e dettagliata sequenza di telefonate: il Primo Ministro verrà avvisato dal segretario privato della Regina, per poi diffondere la notizia all’ufficio del consiglio privato. Successivamente, il Ministero degli Esteri girerà la notizia ai governi dei 51 Stati membri del Commonwealth. Il giorno del decesso sarà chiamato in codice D-Day, e da quel momento si procederà con i nomi D+1, D+2, D+3 e così via.

L’annuncio arriverà nel D-Day

A irradiare la notizia della morte della Regina Elisabetta sarà infine una nota della Press Association, che consentirà così a tutti i media del mondo di divulgare la triste notizia. La BBC interromperà immediatamente le sue trasmissioni, che saranno sostituite dalla diretta BBC News. Tutte le radio commerciali invece, sapranno della morte della Regina Elisabetta II grazie ad una luce lampeggiante blu che li avviserà.

La riunione del Parlamento

A ricevere indicazioni saranno anche naturalmente i domestici: uno di questi, vestito a lutto, appenderà un cartello alle porte di Buckingham Palace recante l’annuncio della morte della Regina. Tutti i media del Palazzo Reale mostreranno la stessa notizia e il Parlamento sarà richiamato immediatamente ad unirsi entro un’ora per ascoltare il messaggio rivolto dal Primo Ministro alla Camera dei Comuni.

La successione e il giuramento del Parlamento al nuovo sovrano

Il giorno successivo alla morte sarà quello che vedrà il Consiglio di Successione per proclamare il nuovo monarca. La successione sarà letta al St. James Palace e al Royal Exchange. Da Hyde Park saranno sparati 41 colpi di cannone a salve e in serata il Parlamento si riunirà per giurare fedeltà al nuovo sovrano. Il successore della Regina Elisabetta II compirà poi un tour per tutto il Regno Unito per mostrarsi ai suoi sudditi.

Gli spostamenti della bara della Regina Elisabetta previsti dall’Operazione London Bridge

Anche gli spostamenti della salma sono già stati programmati. A seconda del luogo della morte della Regina Elisabetta II, la bara seguirà percorsi differenti. Il feretro sarà esposto per 4 giorni nella sala del trono del palazzo, per poi essere trasferito a Westminster Hall ed esposto al pubblico per altri quattro giorni.

I funerali e la terra lanciata sulla bara da Carlo

Il funerale si svolgerà infine nove giorni dopo quello del decesso, all’interno dell’Abbazia di Westminster. Appena la salma raggiungerà la Chiesa, tutto il Paese dovrà osservare il silenzio. La Regina Elisabetta II sarà infine seppellita nella tomba già realizzata presso la Cappella di San Giorgio. Lì, il figlio Carlo, lascerà cadere una manciata di terra sulla bara da una coppia d’argento.

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