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Ratzinger aveva sognato la morte di Papa Luciani

Le rivelazioni di Ratzinger, l’ex Papa, oggi, in occasione della beatificazione di Papa Luciani

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ratzinger papa luciani

Oggi la beatificazione di Papa Luciani in Piazza San Pietro

Oggi, in occasione della beatificazione di Papa Luciani, nonché Giovanni Paolo I, sono emersi ulteriori dettagli sulla sua morte improvvisa. Particolari rivelati da un altro Papa, e cioè Ratzinger, ossia l’ex Papa (quello prima di Bergoglio), Benedetto XVI. L’intreccio può sembrare un po’ complicato, eppure le rivelazioni di Ratzinger sono molto più lineari e semplici. Una beatificazione importante (che si terrà in Piazza San Pietro), e che passerà alla storia: resa possibile dall’attribuzione a Papa Luciani di un miracolo in Argentina.

La confessione di Ratzinger sulla morte di Papa Luciani

Le rivelazioni inedite di Ratzinger sulla scomparsa improvvisa di Papa Luciani nel 1978, sono contenute negli scritti di Nicola Scopelliti, giornalista e autore di 4 libri dedicati proprio alla figura del Papa oggi oggetto di beatificazione. Degno di nota però appare il racconto di Ratzinger (allora solo cardinale), sulla morte improvvisa di Papa Luciani (nonché l’ultimo Papa italiano, originario di Canale d’Agordo): “In piena notte mi svegliai e sentii aprirsi la porta ed entrare qualcuno. Quando accesi la luce, vidi un monaco con un abito marrone. Sembrava un misterioso messaggero dell’aldilà, cosicché dubitai di essere realmente sveglio. Entrò e mi disse che aveva appena ricevuto la notizia che il papa era morto“. Ratzinger fu comprensibilmente colto di sorpresa, per cui si riaddormentò. Solo la mattina seguente gli venne comunicata la triste notizia della scomparsa del Papa.

“Un uomo coraggioso sulla base della fede”

Già nel 2003 Ratzinger non aveva dubbi sulla santità della figura di Papa Luciani, che ha sempre considerato con grande stima e affetto. Nello specifico, lo ha definito: “Un uomo coraggioso sulla base della fede“, in grado di rappresentare “un segno di speranza“. Parole importanti e profonde, che delineano non solo un sincero affetto, ma soprattutto una smisurata fiducia nell’operato dell’ultimo Papa italiano.

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