TV e SPETTACOLO
Rai, che succede? La rete taglia 14 programmi (almeno secondo Pino Insegno)
Tutto quello che non vedremo in tv (ma che avremmo dovuto) nei prossimi mesi
La nomina di Carlo Fuortes come amministratore delegato della Rai ha da subito fatto intendere che la stagione televisiva 2021-22 della rete nazionale avrebbe vissuto qualche sacrificio. D’altronde, va detto, se non ci si fosse trovati nel bel mezzo di uno stato di emergenza per i conti drammatici, probabilmente il già salvatore dell’Arena di Verona e del Teatro di Roma, non sarebbe stato scomodato. E dal suo arrivo, fino ad oggi, il pubblico non ha assistito a stravolgimenti di palinsesto tali da subire uno shock. Qualche piccola modifica qua e là, certo, ma nulla di eclatante. Nelle ultime ore, però, alcuni indizi a mostrare dove sarebbe intervenuto il “tagliatore del budget” sono arrivati. E da fonti attendibili.
Pino Insegno rivela la strategia della Rai: 14 programmi cancellati improvvisamente
Nel corso di un’intervista rilasciata ai ben informati giornalisti di TvBlog, il volto di uno degli show colpiti dagli interventi sanatori della dirigenza Rai (il nome è quello di Pino Insegno), si è lasciato andare ad una confessione che ha anticipato decisioni i cui effetti si vedranno (o meglio, non si vedranno in quanto “cancellazioni”) presto a palinsesto.
“Non si farà più purtroppo. La comunicazione è arrivata dalla Rai“, questa la risposta alla domanda circa l’inizio del suo nuovo programma, che lo avrebbe visto condurre al fianco di Elisabetta Gregoraci. Nulla di personale, ma parte di una strategia più ampia di riduzione delle spese da parte di Rai: “Sono stati cancellati 14 programmi per problemi di budget. Il nuovo amministratore delegato ha pensato di tagliare tutto a una settimana dall’inizio e dopo 4 mesi di lavoro. La notizia l’ho avuta ieri e sapere che molte persone saranno a spasso dopo mesi di duro lavoro non fa piacere“.
Tutti i nomi di chi ha perso la poltrona: da Samanta Togni a Luca Barbareschi
Una rivelazione che ha fatto sorgere naturalmente la curiosità su quali siano questi 14 show che non vedranno mai la luce. Gli indiziati sarebbero, oltre alla già citata trasmissione di Pino Insegno, anche Cook50 di Samanta Togni, un programma ancora dal nome sconosciuto a cura di Luca Barbareschi, Stop&Go di Marco Mazzocchi, un format di Umberto Broccoli e, infine, udite udite, anche Una pezza di Lundini. Mistero sugli altri show in via d’estinzione.
Il programma del giovane comico dovrebbe essere il primo a salvarsi in caso di ripensamenti, ma trovarlo all’interno di questa lista di nomi certo ha stupito molti sulle intenzioni future della Rai. La patata bollente quasi certamente piomberà tra le mani di chi ad oggi forse non immagina nemmeno di doversene occupare, vista la già scritta partenza di Ludovico Di Meo verso altri lidi (San Marino RTV), che ha risposto all’indiscrezione fuoriuscita per bocca di Pino Insegno, con un prevedibile attendismo.
È questo il futuro della televisione pubblica?
La salvezza della Rai passerà da questo? Dall’eliminazione di alcune interessanti novità e format innovativi come quello di Lundini? Se la risposta a questa domanda si rivelerà essere un ‘sì’ forse le casse della rete pubblica saranno più serene, ma noi, come pubblico, qualche domanda sui nostri stessi gusti dovremo farcela.