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Pomeriggio Cinque: l’ex regista rompe il silenzio
Agitazione dietro le quinte di Pomeriggio Cinque
Rompe il silenzio Ermanno Corbella, l’ormai ex regista di Pomeriggio Cinque allontanato dopo la prima puntata
Certo aveva destato scalpore la sospensione di Corbella, fresco e nuovo regista di Pomeriggio Cinque dopo appena una puntata della nuova stagione in salsa Myrta Merlino. Come venuto a galla il suo allontanamento è stata una decisione presa dai vertici Mediaset subito dopo la prima puntata andata in onda lunedì scorso, 4 settembre, ma ora arriva anche la sua versione.
Quando è emersa la sostituzione del regista Ermanno Corbella, tutti hanno drizzato le orecchie. Ha fatto scalpore più il tempismo che il fatto in sé. Corbella infatti era arrivato a Mediaset insieme a Myrta Merlino, come sua fedele spalla in regia già dai tempi di La7 a L’aria che tira. Eppure dopo appena 3 ore di diretta nel primo pomeriggio di Canale 5 del 4 settembre scorso, i vertici di Mediaset avevano deciso di sostituirlo.
“Il contratto firmato era per tutta questa stagione”
Da fuori non si poteva pensare ad altro se non ad una decisione presa nell’immediato alla luce di una prima prova andata male. Inquadrature sporche, sbavature, tempi troppo lenti. La mano di Corbella in regia sembra non avesse ingraziato né sposato i gusti di Videonews. Intervistato da TvBlog però, Corbella stesso spiega l’accaduto. “Non è vero che sono stato licenziato. É stato deciso concordemente con Mediaset di non proseguire il rapporto di lavoro – ha fatto sapere – il contratto firmato era per tutta questa stagione“.
Il motivo? Per il momento il regista preferisce glissare la domanda. “Esistono ragioni di fondo che verranno analizzate ma non da me – dichiara – Comunque questo non è il momento di farlo. Sarà il mio agente a stabilire cosa fare“, ha poi concluso lasciando intendere eventuali strascichi anche meno piacevoli a livello legale. Sempre vero però che effettivamente non c’è stata una seconda chance. “La prima puntata è sempre un numero zero, a maggior ragione se non si è provata“, aggiunge, lasciando intendere che la responsabilità degli errori sia da ripartire.