Platinette a cuore aperto: “Un figlio? Per carità”

Platinette si racconta: tra passato e presente

Platinette in una recente intervista per il quotidiano La Ragione ha raccontato il suo presente ed il suo passato, senza tralasciare le parti più complesse. Nello specifico si è parlato di vita privata, di sogni, desideri ed anche della questione figli. Infine, il tema di discussione è stato anche quello dell’identità sessuale.

“Se vuole una falsità le dico che sto bene”

Platinette, all’anagrafe Maurizio Umberto Egidio Coruzzi (67 anni), ha risposto alla prima già complicatissima domanda (soprattutto se si intende rispondere con sincerità): “Come stai?“. “Se vuole una falsità le dico che sto bene“, ha esordito Platinette. Si è passati poi ad altro argomento, e cioè quello del sesso: “Mi sono approcciato a questo tema abbastanza presto, ai tempi delle superiori. Mi affascinava il meccanismo della seduzione. A interessarmi non era il sesso quanto il fatto di essere interessante per qualcuno“.

Altro argomento: stavolta si è parlato di etichette e categorie, sempre riguardanti l’ambito sessuale. “Io le odio. Essendo onnivoro e non avendo pregiudizi, le categorie mi infastidiscono. Per un certo periodo andava per la maggiore la bisessualità, ovvero la predisposizione ad andare sia con uomini che con donne. Non credo però alla classificazione così come alla fluidità, anche perché mi fa venire in mente il sapone, non di certo il sesso“.

Platinette: la confessione sulla possibilità di fare figli

Infine Platinette ha espresso il suo pensiero sulla possibilità di diventare genitore, in futuro: “Per carità, meglio risparmiare a un figlio un padre con un tale carattere. Io sono la mia famiglia, grazie a Dio. Non devo rendere conto a nessuno, vivo come se fosse non dico l’ultimo ma il penultimo giorno (…) Le relazioni stabili sono una noia mortale. Sopportare impegni e doveri è la peggiore delle costrizioni possibili“.