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Pizza, qual è la più cara al mondo? Non quella di Briatore ma di Renato Viola

Se pensavate che la pizza di Briatore fosse davvero la più cara in circolazione, semplicemente, sbagliavate

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Quanto costa e qual è la pizza più cara del mondo?

Qual è la pizza più cara al mondo? Ovviamente non è quella di Flavio Briatore che seppur discussa costa comunque decisamente molto meno di quella di Renato Viola. Sebbene sia stato Briatore ad addossarsi critiche e polemiche per colpa dei prezzi del suo Crazy Pizza, ci sono pizze che di gran lunga costano molto di più della sua, riaprendo lo scenario. Quella di Renato Viola non costa qualche euro in più ma mila e mila euro in più rispetto alla pizza “normale”, eppure trova le sue giustificazioni nel contesto.

Renato Viola e la Luigi XIII, la pizza più cara al mondo

Che la sua pizza sia la più cara del mondo non solo non è un demerito ma anzi, è un punto di forza. Le tante polemiche che hanno colpito Flavio Briatore erano sterili, lo avevamo già detto, ma ancor di più trovano infondatezza d’essere alla luce di ben altre pizze che costano molto più della sua, trovando però dall’altra parte nessuno ad aizzare polveroni. Questo semplicemente perché, nessuno obbliga a pagarla così cara se non la si reputa meritevole del prezzo. Un non obbligo che ha portato Renato Viola ad eccedere ben oltre “l’accettabile”, ben oltre il concetto di caro e costoso con la sua pizza da oltre 8mila euro.

Caviale, gamberoni, aragosta e cognac per 8mila euro: la pizza più cara è italiana

È tutto una ricerca dell’eccellenza nella pizza di Renato Viola, il cui impasto lievita ben 72 ore guardate con l’orologio e il timer alla mano. Una lievitazione di lusso corredata da tutta una serie d’ingredienti che solamente reperirli in giro per il mondo potrebbe costare quasi almeno la metà del prezzo della pizza in sé.

Dal sale australiano di Murray River ai 3 diversi tipi di caviale per non parlare dei gamberoni rossi Acciaroli, dell’aragosta di Palinuro, delle cicale del Mediterraneo e delle due sole gocce di cognac, ma che cognac. Si tratta infatti di cognac Luigi XIII Remy Martin. A questo si accompagna il fatto che non ci può sedere al tavolo ed ordinare la sua pizza. La Luigi XIII, questo il nome dal cognac, si può ordinare solamente a domicilio, nel senso che a casa arriva proprio lo chef Viola insieme ad un sommelier e ad altri membri della sua equipe.

La pizza di Viola non è una pizza ma un’esperienza

Lo spiega perfettamente Viola sul suo sito: non si tratta di “mangiare” ma di vivere un’esperienza unica, e come tutte le esperienze anche questa ha il suo costo. Tutto questo quanto costa? Lo abbiamo già detto: 8.300 euro, e ne va più che fiero Viola che non ha mai pensato che il prezzo della sua pizza potesse scatenare polemiche. Non è “una pizza”, ma la pizza, e in particolare la sua. Sicuramente non per tutti o per pochi, ma chi non la vuole ha solamente da non ordinarla.

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