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Pino Insegno rompe il silenzio: “Ora finalmente parlo davvero io”

Rotto il silenzio dopo 8 mesi di fitto chiacchiericcio

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Pino Insegno prepara il ritorno in Rai: rotto il silenzio sul ruolo a L’Eredità

Dopo tanti mesi di fitto chiacchiericcio su di lui, Pino Insegno rompe il silenzio sul suo nuovo ruolo in Rai come conduttore de L’Eredità, nei fatti tolta dalle mani di Flavio Insinna (dal futuro ancora incerto). Il conduttore risponde alle domande dell’AdnKronos dopo aver a lungo taciuto nonostante le critiche e tutte le congetture retrostanti il suo approdo a Viale Mazzini.

Pino Insegno, il “grande favorito“, “l’uomo di Giorgia Meloni” si scriveva in questi mesi. Ha fatto tanto discutere il suo arrivo in Rai ex novo, quasi dal nulla, in ruoli soprattutto così chiave per la tv di Stato. Insegno è sembrato piombare dall’alto in luoghi sacri come al timone de L’Eredità, un tempo fortemente stretta tra le mani di Insinna. Eppure facile è stato cambiare, ma come ricordava l’amico Ciufoli, non sorprende che un conduttore diventi a tutti gli effetti conduttore di un programma vista la sua grande e decennale esperienza.

L’uscita di Flavio Insinna: “Ora finalmente parlo davvero io”

Ritorno oltretutto doppio perché L’Eredità non avrà inizio prima di gennaio 2024 mentre Pino Insegno tornerà in tv già nel 2023, in autunno, al timone de Il Mercante in Fiera. “Dopo 8 mesi di silenzio, finalmente parlo davvero io – ha risposto Insegno – Vengo da diverse esperienze in tv. Da ‘Reazione a Catena’ al ‘Mercante in Fiera’. In ogni percorso pr me sempre difficile e dove ho dovuto sempre combattere, ho portato il mio essere attore, doppiatore, artista comico, presentatore, conduttore“. Insomma, una sorta di lettura curriculum che certo ha un suo peso: “Ho imparato che non ci si deve mai mettere al centro dell’attenzione, né fare un passo indietro per valorizzare i concorrenti ed è quello che farò anche a L’Eredità“.

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