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MUSICA

Perché Shakira rischia un processo per frode fiscale

Respinto il ricorso dei legali della cantante: Shakira a rischio processo per frode fiscale

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Shakira: il Tribunale di Barcellona respinge il ricorso, rischia il processo per frode fiscale

Shakira ha perso la sua ultima possibilità di ricorso per evitare il processo per frode fiscale. A riportare la notizia è il media estero El Paìs che spiega come il Tribunale di Barcellona abbia in definitiva respinto il ricorso presentato dalla difesa cantante colombiana accusata di aver evaso il fisco.

Shakira e l’accusa di frode fiscale tra il 2012 e il 2014

La vicenda giudiziaria non è affatto nuova alla cronaca anzi, risale ad anni fa e i fatti precisamente ad un lasso temporale compreso tra il 2012 e il 2014. Agli atti era stato contemplato anche il 2011, sul quale però è avanzata la prescrizione.

Gli anni tra il 2012 e il 2014: la questione “residenza fiscale”

Stando alle accuse che gravano su Shakira, la pop star tra il 2012 e il 2014 avrebbe regolarmente risieduto in Spagna ma, in qualità di residente fiscale, non avrebbe versato le tasse dovute per un valore di 14,5 milioni di euro. Cifra che, non versata a tempo debito, Shakira avrebbe provveduto a versare successivamente. Tra le principali accuse a carico di Shakira quella di essersi trasferita in Spagna, dal 2011, pur senza però pagare le dovute tasse. Una residenza fisica ma non fiscale quella di Shakira che avrebbe aspettato il 2015 prima di trasferire la sua residenza in Spagna dalle Bahamas, ove risultava residente in precedenza.

La difesa di Shakira: la cantante a rischio processo

La cantante, raggiunta dall’accusa, si mise immediatamente a disposizione degli inquirenti respingendo però ogni accusa. La squadra di legali in difesa della cantante spiegarono come Shakira fissò la residenza in Spagna nel 2011. Anni dopo dunque e non nel 2011, come invece sostiene l’accusa. Dopo anni di indagini, nel 2021 l’ipotesi processo per frode fiscale per Shakira. 6 capi d’imputazione ai quali risposero gli avvocati di Shakira, allontanando l’accusa. Sempre gli avvocati presentarono ricorso appellandosi a prove insussistenti relative alla sua residenza spagnola tra il 2012 e il 2014. Nello specifico, spiegarono come non ci fossero fatti capaci di dimostrare che la cantante avesse trascorso più di 183 giorni in Spagna, anche alla luce dei suoi tour mondiali, ovvero quanto basta alla legge per considerare Shakira una persona residente fiscale della penisola iberica.

L’ipotesi accordo per la riduzione della pena

Non c’è margine per il ricorso di Shakira però per la Decima Sezione del Tribunale di Barcellona. Rischia dunque il processo per frode fiscale, spiega El Paìs, la cantante colombiana che, pur vedendosi rifiutare il ricorso, potrebbe trovare ugualmente un accordo economico con il Pubblico Ministero. In questo modo Shakira potrebbe evitare il carcere pagando però una multa.

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