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Perché il 21 giugno è il giorno più lungo dell’anno?

Le leggende non c’entrano nulla, la questione è puramente astronomica

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Solstizio d’estate: perché il 21 giugno è il giorno più lungo dell’anno?

Con il 21 giugno possiamo finalmente dire “benvenuta estate“, ma perché si dice che il 21 giugno sia anche il giorno più lungo dell’anno?

L’inizio astronomico dell’estate

Anche il giorno più brutto dura comunque 24 ore, ma per trovare risposta a questa domanda è bene tenersi lontano da dilemmi filosofi tra tempo della vita e tempo della scienza, come la distinzione di Bergson. Domani però, agli atti, è noto essere ugualmente il giorno più lungo dell’anno, ma il motivo qual è? Il 21 giugno è del solstizio d’estate, il giorno in cui astronomicamente si può iniziare effettivamente a parlare di estate a tutto tondo.

Il 21 giugno è il giorno più lungo dell’anno e non per “leggenda”

Ma cosa significa? Nel giorno del solstizio d’estate il Sole, nel suo moto, raggiunge il massimo (al contrario del minimo, solstizio d’inverno) punto d’altezza nel cielo. Raggiungendo il valore massimo di declinazione positiva, si raggiungerà la durata massima di ore di luce (in tutto circa 15 ore e 15 minuti) avendo così di conseguenza anche la notte (periodo di oscurità) più breve dell’anno. Entrando nello specifico, l’apice in altezza verrà toccato dal Sole alle 16:58 ore esatta italiana, quando sarà nel punto più alto del cielo. Questo il motivo scientifico per cui si parla del 21 giugno del giorno più lungo dell’anno, non solo una questione di “leggenda”.

Conseguenza è che dal 21 giugno in poi, le giornate (o meglio le ore di luce) andranno lentamente ad accorciarsi giorno dopo giorno. Tutto il contrario invece, ovviamente, quando prendiamo come riferimento invece il solstizio d’inverno che segna invece il giorno più corto dell’anno.

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