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Patrizio Rispo di Un posto al sole: “Il tumore andava operato”

Il dramma dell’attore circa la malattia

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Patrizio Rispo di Un posto al sole: il dramma della malattia

Patrizio Rispo di Un posto al sole ha raccontato di aver affrontato un tumore nel 2015, quando aveva 59 anni. L’attore ha preso parola per Ok salute e benessere ricordando quei terribili momenti ma soprattutto sottolineando quanto la prevenzione gli abbia di fatto salvato la vita.

Un discorso complesso, quello della prevenzione. C’è chi la ritiene un importante modo di preservare la propria vita, e chi invece ne ha paura. Il risultato è sempre lo stesso: scoprire di avere un problema importante in tempo, può certamente cambiare la vita. E salvarla.

“Quel giorno è accaduta una cosa curiosa”

Ha preso la parola Rispo: “Non sono stato a pensarci troppo e nel giro di poco tempo, dopo ulteriori esami necessari all’operazione, sono stato ricoverato per l’intervento. Quel giorno, però, è accaduta una cosa curiosa: ero già sul lettino della sala operatoria quando è mancata la corrente elettrica e i medici sono stati costretti a posticipare l’intervento nel pomeriggio“.

Ancora: “Ho atteso paziente, ma anche al secondo tentativo, niente. Il mancato ritorno della corrente elettrica ha spinto i sanitari a rinviare l’operazione nei giorni immediatamente successivi. Quella corrente saltata non era forse un segno del destino? Così, dopo queste riflessioni, ho deciso di annullare l’intervento e di sottopormi a nuovi esami“.

Poi l’operazione, e una nuova vita

Infine, la scelta di sottoporsi ad un’operazione. Queste, ancora, le parole di Rispo: “Per sei anni mi sono sottoposto con rigorosa costanza ai controlli periodici, fino a quando, cinque mesi fa, uno degli esami di routine ha evidenziato un cambiamento nelle caratteristiche iniziali del mio tumore“.

È stato in quel frangente che il professor di Lauro ha deciso di sottopormi a un’operazione, avvalendosi di una nuova tecnologia non invasiva a ultrasuoni focalizzati che ha permesso di eliminare, in una sola seduta operatoria, i tessuti cancerosi, senza la necessità di ricorrere successivamente alla radioterapia”.

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