Pamela Camassa prende posizione sulla partecipazione di donne transgender a Miss Italia

La compagna di Filippo Bisciglia si schiera sulla questione

Pamela Camassa, volto noto della televisione italiana, si è recentemente confidata in un’intervista esclusiva a SuperGuidaTv su vari aspetti della sua vita, dalla sua esperienza a L’Isola dei Famosi 2023 al suo rapporto con Filippo Bisciglia, soffermandosi in particolare su Miss Italia e le recenti dichiarazioni della sua organizzatrice Patrizia Mirigliani.

La Camassa, reduce dalla sua partecipazione al reality show condotto da Ilary Blasi, ha parlato dell’importanza di questa esperienza nella sua crescita personale. Ha sottolineato come la convivenza con la fame e la lontananza dai propri cari siano stati tra i momenti più difficili del programma, ma anche quelli che l’hanno fatta crescere di più. “Ho capito quanto sia importante il cibo e sentirsi davvero fortunati quando hai la possibilità di mangiare tutto ciò che desideri”, ha dichiarato Pamela.

Dal futuro in tv alle parole su Miss Italia: il parere di Pamela Camassa

Guardando al futuro, Pamela Camassa ha espresso il desiderio di partecipare a programmi televisivi che le permettano di esprimere a pieno la sua versatilità artistica. “Mi piacerebbe molto fare un varietà dove hai la possibilità di cantare, ballare e presentare o anche un programma comico”, ha affermato, aggiungendo che ha sempre molte idee e progetti in mente.

Parlando di Miss Italia, titolo che ha sfiorato nel 2005 classificandosi terza, Pamela ha espresso il suo dispiacere per la direzione che il concorso ha preso negli ultimi anni. Patrizia Mirigliani, organizzatrice del concorso, ha dichiarato di non ammettere la partecipazione di donne transgender, una decisione che ha suscitato polemiche.

Pamela Camassa ha commentato dicendo: “La donna è donna sotto qualsiasi forma…partecipare a Miss Italia per me fu una grande occasione, anche se non ho vinto mi si sono aperte molte porte…mi dispiace solo che non sia più il concorso di una volta ed è veramente un peccato”.