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Out of context Berlusconi: telecronaca di un funerale di Stato
Dubbi geografici, didascalie, ridondanze: quanto è difficile raccontare in tv un funerale
Le voci fuoricampo accompagnano così l’addio a Silvio
Le telecamere indugiano sul Presidente della Repubblica.
I figli di Marina, due ragazzi grandi, alti.
A cosa stanno applaudendo?
I cartelli sono infiniti, piccoli e grandi, nomi di città: “Chiavari per Silvio”.
I milanisti sono veramente tanti.
Quelli con i bei capelli sono i nipoti maggiori.
La gente si è arrampicata sopra il monumento, fin sopra il cavallo.
Dove ci troviamo qua?
Guardate, guardate i taxi che si sono fermati.
Lo credevamo tutti immortale. Ogni volta ce la faceva.
Ci siamo Cesara.
Si vede che c’è davvero gente ovunque.
Ecco che il carro funebre sta arrivando.
‘Silvio, Silvio’, cosa stanno dicendo Elena?
Ecco che si sta per aprire il portellone posteriore.
Guardate quante bandiere, quanti tifosi.
Ecco. Le lacrime sul volto di Antonio Tajani.
Speravano che il grande leone ce l’avrebbe fatta anche stavolta.
Questa direi che è Barbara Berlusconi.
Questa è Marta Fascina, confortata da una mano amica.
Sentiamo la cappella che canta Requiem Aeternam.
Tutti i figli di Berlusconi hanno tanti figli.
Ti chiediamo di accoglierlo nel tuo regno eterno.
Marina, Pier Silvio, un gran dolore sui volti di tutti i figli. E di Marta Fascina.
Gerry. Gerry Scotti.
Adesso la cappella intona l’alleluia.
È un uomo e ora incontra Dio.