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Ornella Muti ricorda i mostri sacri del cinema al Festival: “Troisi aveva fame di vita”

Ornella Muti ricorda Sordi, Tognazzi, Troisi, Villaggio e Nuti al Festival di Sanremo

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Ornella Muti madrina della prima serata del Festival di Sanremo

Ornella Muti si prende lentamente e con fascino la scena sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo 2021 e lo fa, probabilmente, con largo ritardo rispetto a quanto il pubblico si sarebbe aspettato. L’intervento della Muti arriva quasi allo scoccare della mezzanotte ed è la sua carriera decennale nel mondo del cinema al centro dell’attenzione, analizzata da Amadeus attraverso il filtro dei ricordi.

Ornella Muti, l’icona del cinema: il ricordo dei mostri sacri

Una carriera immensa, illustre quella di Ornella Muti, icona del cinema italiano. Da diva ha vissuto e da diva conduce il Festival di Sanremo nel corso di questa prima serata al fianco di Amadeus, che l’ha voluta fortemente al suo fianco come madrina della serata inaugurale. Scorrono alle sue spalle i volti dei grandi attori che hanno fatto la storia del cinema italiano e non solo e con i quali la Muti ha avuto il privilegio di lavorare fianco-fianco. “Era allegro, simpatico, ironico, e stare con lui era come stare con uno di noi. È sempre stato vicino agli italiani. Quando c’è stato il suo funerale hanno sfilato tutte le categorie, tutte quelle che aveva interpretato, tutti i lavoratori“, ricorda la Muti parlando del grande Alberto Sordi.

Il ricordo di Troisi: “Aveva fame di vita”

Villaggio? Villaggio era favoloso – sempre la Muti – Una persona molto intelligente, ironico, e anche molto cinico“. Arriva poi alle sue spalle la fotografia del grande Troisi, altro mostro sacro del cinema italiano: “Massimo è stato un incontro speciale. Passavamo ore e ore in camerino e niente, devo dire che si sentiva che aveva fame di vita, come se avesse avuto un tempo che sapeva sarebbe scaduto da un momento all’altro. Gli ho voluto molto bene“.

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