MUSICA
November Rain: i Guns N’ Roses e la fine di un amore in stile “hard rock”
Il significato di una delle canzoni più celebri degli ultimi 30 anni
I quaranta-cinquantenni dei giorni nostri, dopo averli adulati in gioventù, li seguono ancora con simpatia in occasione dei periodici ritorni sulle scene, quasi a testimoniare il ruolo di primissimo piano che gli statunitensi Guns N’ Roses ebbero nel mondo del rock “duro” nei primi anni Novanta. A quei tempi i loro dischi si vendevano moltissimo e sovente si trovavano delle cose molto interessanti sia tra le composizioni originali dovute all’estro di William Bruce Rose detto Axl, cervello del complesso, sia in occasione di rifacimenti di brani del passato che il gruppo stesso fece propri, a partire dal clamoroso successo riscosso dalla versione di Knockin’ on Heaven’s door, la ballata che Bob Dylan aveva scritto e cantato in occasione del film Pat Garrett e Billy the Kid (1973), nel quale interpretava il ruolo di un cantastorie.
La pioggia di novembre e le allusioni alla vita sentimentale di Axl Rose
La ballata November Rain dura 9 minuti, è inserita nell’album Use your illusion II (pubblicato nel settembre del 1991) ed è il risultato di un’idea musicale che Rose aveva da tempo nel cassetto ed elaborava di tanto in tanto al pianoforte. Essa prende spunto dalla relazione che il capo-complesso aveva in quel periodo con la modella californiana Stephanie Seymour, un rapporto di coppia assai tormentato e contrastato che sarebbe finito ben presto. Inoltre, il videoclip che accompagna il brano descrive un matrimonio e si conclude con la morte della sposa: una premonizione metaforica di ciò che effettivamente sarebbe accaduto di lì a poco tra Seymour e Rose, con l’inevitabile rottura.
Il testo recita, tra l’altro: “Nulla dura per sempre e noi sappiamo che i cuori possono cambiare. [..] È difficile accendere una candela sotto la fredda pioggia di novembre [..] Non sai che hai bisogno di un po’ di tempo, da trascorrere tutto solo“. Basta citare soltanto questi versi per individuare la chiave dell’argomento di questa canzone, certamente tra le più note di sempre dei Guns N’Roses.
I virtuosismi di Slash
Dal punto di vista dell’arrangiamento, il brano sembra cogliere appieno il senso dell’amarezza e della tristezza che lo contraddistinguono. Ad ogni modo, oltre al canto di Axl, sono gli spettacolari virtuosismi della chitarra elettrica di Saul Hudson in arte Slash a rimanere impressi. Lo strumentista di origine londinese si rende protagonista di un ampio assolo destinato a passare alla storia come uno tra i più incisivi e meglio riusciti della storia del rock di tutti i tempi, oltre ad essere l’ingrediente magico grazie al quale November Rain figura tra i classici di sempre dell’intero repertorio pop internazionale dell’ultimo ventennio del secolo scorso.