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Nina Moric, lo sfogo sul figlio Carlos: “Che io sia bruciata!”
Parole durissime quelle pubblicate da Nina Moric su Instagram
Nina Moric non si dà pace su Instagram e chiede l’aiuto dei follower per il figlio Carlos
“Da madre mi vergogno”. Queste le forti parole di Nina Moric, che si è lasciata andare ad un lungo sfogo riguardante il figlio Carlos Corona. Come di consueto, tutto è avvenuto sui social network, con la donna in preda ad una vera e propria turbolenza emotiva che l’ha spinta a chiedere aiuto ai suoi follower.
A destare a Nina Moric le maggiori preoccupazioni sono le condizioni di salute psicofisica del ragazzo. “Da madre mi vergogno di fare questo appello…Vi prego aiutatemi, mio figlio ha bisogno!“, ha esordito la modella croata, ex di Fabrizio Corona e madre di Carlos.
L’appello di Nina Moric su Instagram: “Carlos deve essere salvato!”
Il giovane è da tempo al centro delle tormentate vicende familiari che costantemente lo coinvolgono, con la spiacevole conseguenza di essere mira di insulti sui social network. Proprio per tutelarlo, la madre Nina Moric ha deciso di intervenire: “Carlos non deve essere criticato! E’ solo vittima del male che deve essere fermato! Che io sia bruciata ma lui deve essere salvato!”.
Dopo queste parole su un pericolo non meglio specificato corso dal figlio, Nina ha chiamato in causa il padre di Carlos, Fabrizio Corona. “Abbiamo bisogno di voi, so che chiedo troppo. Ma voglio soltanto la sua libertà a costo della mia morte…Fabrizio Corona non è mai stato un padre. Non lo sto condannando ma mi dispiace perché non sarà mai in grado di accettare la felicità di Carlos”.
Parole durissime quelle rivolte all’ex re dei paparazzi. “Qualcuno che ha umanità deve fermare Fabrizio Corona!!! […] Chiedo la sua carcerazione […] Fabrizio Corona si merita ergastolo!”, queste le parole di Nina Moric.
Dopo la richiesta di aiuto, il “vaffa”
Tono che però è improvvisamente cambiato rapidamente, visto il tenore di una storia successiva apparsa sempre sul profilo Instagram della Moric: “Sai cosa vi dico! Ma alla fine io cosa posso fare se il figlio è uguale al padre. Scusatemi. Ma vaffa…”.