Netflix minaccia di cancellare alcuni titoli in Regno Unito

Regno Unito: tensione tra il Governo e Netflix

In Regno Unito sono stati registrati momenti di tensione tra lo Stato e Netflix, a causa di alcune normative volute dai ministeri britannici che impongono restrizioni potenzialmente dannose al colosso dello streaming. Quest’ultimo ha risposto minacciando di eliminare alcuni titoli. Ma vediamo meglio che cosa è successo.

Che cosa è successo in Regno Unito e perché Netflix non è d’accordo

Nel Regno Unito esiste l’Ofcom, un organo indipendente che si occupa di regolare il mondo delle industrie della telecomunicazione all’interno dei confini statali. Questo ente ha il compito di monitorare i broadcaster della comunicazione, multando i diffusori di contenuti considerati dannosi. Ora, la volontà dei ministri è quella di fare in modo che i servizi di streaming diventino anch’essi soggetti a queste normative. Prime e Netflix al momento rischiano di essere multate fino a 250.000 sterline, l’equivalente di circa 290.000 euro.

Netflix contrariata dalla scelta del Governo inglese: “Rimuoveremo preventivamente i contenuti”

Per aggirare la possibilità di essere multata, Netflix ha minacciato mediante una dichiarazione al governo britannico che, se le cose stanno in questo modo, agirà preventivamente cancellando dal proprio catalogo i materiali considerati dannosi, così da aggirare la ricezione di multe previste dalla nuova normativa.

Queste le parole di Netflix a tal proposito: “Netflix considera la sua diversità e varietà di contenuti come un punto di forza necessario per massimizzare la scelta per il pubblico britannico; questo però potrebbe diventare una fonte potenziale di rischio dal punto di vista della conformità se rientrassero nel campo di competenza di Ofcom“. La comunicazione si conclude così: “Nell’assenza di una maggiore chiarezza riguardo alla portata e all’applicazione di queste disposizioni, sarebbe inevitabilmente più semplice rimuovere preventivamente i contenuti dal nostro catalogo nel Regno Unito piuttosto che rischiare di dover pagare delle sanzioni“.