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Muore a 80 anni la scrittrice Anna Rice: l’autrice che ha cambiato per sempre il nostro immaginario sui vampiri
Dopo il suo vampiro, nulla è stato più uguale a prima
Addio ad una delle più importanti voci della letteratura americana fantasy e horror. Anna Rice, al secolo Howard Allen Frances O’Brien, già nel 1976 descriveva un vampiro sexy e tormentato, molto prima di Edward Cullen
Ben prima di Twilight, c’era lei. Anna Rice è morta in California sabato 11 dicembre, a causa delle complicazioni di un ictus. La sua eredità letteraria è legata soprattutto alle Cronache dei Vampiri, in particolare al primo libro del ciclo, Intervista col Vampiro. Pubblicato nel 1976, nel 1994 è diventato un film molto popolare, con Brad Pitt e Tom Cruise. Nel 2002 poi è stato realizzato per il grande schermo il seguito, La Regina dei Dannati, bocciato dalla critica e accolto un po’ freddamente dal pubblico, che però nel complesso l’ha apprezzato. La Rice teneva molto agli adattamenti cinematografici dei suoi romanzi, ha firmato entrambi i soggetti e le sceneggiature.
Il bellissimo vampiro che desidera morire
Il merito (o demerito, a seconda dei punti di vista) della scrittrice di New Orleans è aver sovvertito l’ideale comune intorno alla figura del vampiro. Niente più mostri dalla forma umana, calvi (senza offesa per i calvi) e brutti, da cui scappare a gambe levate. No, adesso i vampiri hanno il faccino d’angelo di Brad Pitt, ma sono letali quanto prima. Anzi, sono anche peggio, visto che le prede non hanno più l’istinto di fuggire da loro. E al tempo stesso le prede subiscono il fascino della non-vita immortale dei vampiri. Un solo morso può liberarti dall’ossessione di dover morire un giorno. Ed è proprio questa dinamica che, in Intervista col Vampiro, si instaura fra l’essere sovrannaturale Louis De Point du Lac e il giornalista, venuto a scoprire la sua storia. Louis racconta il suo tormento, la perdita di moglie e figlio, il suo profondo desiderio di morire, mentre il giornalista cerca l’immortalità a tutti i costi. Anna Rice ha avuto il coraggio di affrontare la più grande paura dell’essere umano, in chiave horror.