Morte di Paolo Calissano: “L’attore era morto da giorni”

Morto l’attore Paolo Calissano: l’attore trovato senza vita in casa

La morte di Paolo Calissano stende un velo nero sul mondo dello spettacolo nell’ultimo giorno di un anno funesto. La drammatica notizia è stata battuta alle prime luci di questa mattina, quando è stato rinvenuto il corpo del celebre attore nella sua casa a Roma. A distanza di ore sembrano emergere nuovi elementi, dettagli relativi al decesso di un attore indimenticabile.

Morte Paolo Calissano, l’ipotesi dell’overdose di farmaci

Aveva solamente 54 anni Paolo Calissano e 55 ne avrebbe compiuti il prossimo 18 febbraio. Genovese di origini, l’attore ha trovato la morte a Roma, compianto dai tanti attori e suoi colleghi del mondo dello spettacolo, colti da questa drammatica notizia. Impossibile citare le serie televisive, i film ma anche i programmi e gli spettacoli, reality show annessi, in cui Paolo Calissano ha presenziato da protagonista entrando nel cuore del pubblico italiano. Trovato morto nella tarda serata di ieri sera, come riportato da Ansa, arrivano in queste ore ulteriori dettagli sulla morte dell’attore.

“L’attore era morto da giorni”

A far scattare l’irruzione dei Carabinieri nella casa di Calissano, in un quartiere residenziale di Roma, sarebbe stato l’allarme lanciato dalla compagna che ormai da ore ed ore non sarebbe più riuscita ad avere contatti con lui. Come batte l’agenzia AGI, una volta entrati in casa gli uomini delle Forze dell’Ordine si sarebbero imbattuti nel cadavere di Calissano che sarebbe parso fin da subito in uno stato di decomposizione, lasciando intuire che l’ora del decesso possa essere anteriore a quella ipotizzata. Al momento sembra farsi avanti l’ipotesi che l’attore si trovasse in casa morto ormai da giorni. Quanto alle cause, in casa sarebbero stati ritrovati numerosi flaconi di psicofarmaci che farebbero ipotizzare una morte per overdose da farmaci. Nulla ancora certo così come non è dato sapere se, qualora sia stata un’overdose ad uccidere Calissano, il gesto sia o non sia stato volontario.