TV e SPETTACOLO
Morte Costanzo, parla il suo migliore amico: l’ultima telefonata del conduttore
Le ultime parole dell’amato conduttore e giornalista
Maurizio Costanzo: il suo migliore amico racconta l’ultima telefonata del conduttore
Maurizio Costanzo: ora a prendere la parola è stato il migliore amico del conduttore e giornalista scomparso nelle ultime ore. Il suo nome è Giorgio Assumma, 88 anni, nonché ex presidente Siae ed avvocato. Un legame molto forte, non solo a livello lavorativo, ma soprattutto umano: un rapporto affettivo che ha percorso il tempo, ed iniziato nel lontano 1973. E mai interrotto, con tutti quelli che sono i piccoli “riti” di un rapporto molto stretto: almeno una telefonata al giorno e due volte a settimana, un caffè al Bar Vanni.
L’ultima telefonato di Maurizio all’amico
Maurizio Costanzo non era privo di amici, ed anzi aveva anche un migliore amico: un amico cioè molto stretto, al quale ci si può sentire sicuri nel confidare tutto, anche le cose più difficili da dire, a volte perfino a sé stessi. Queste le parole di Assumma, per Il Corriere, proprio su quella che è stata la sua ultima telefonata con il conduttore e giornalista. Un ricordo, ora sicuramente molto doloroso che però, ancora una volta, dice molto su un fatto. Nessuno era preparato alla morte di Costanzo, proprio perché nessuno sospettava che la situazione fosse così grave. Un dolore, dunque, se possibile, reso ancora più forte.
“Gli ho telefonato in clinica” ha esordito nelle ultime ore Assumma. Per poi continuare: “Maurizio stava molto meglio, aveva superato bene il piccolo intervento, una sciocchezza, nessuno di noi era preparato al peggio. Era di ottimo umore, abbiamo parlato di lavoro, di una nuova sceneggiatura per il cinema, di un contratto per la tv“. Fino al saluto, l’ultimo, che però nessuno dei due pensava tale: “Mi ha salutato così ‘Ci vediamo presto, tanto non questa, ma la prossima settimana esco‘. E invece una polmonite se l’è portato via. Il giorno dopo è morto. Era il mio unico vero amico. Adesso con chi parlerò?”.