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Morgan si apre sul suicidio del padre ospite a Muschio Selvaggio

Il musicista ha parlato del drammatico momento del suicidio del padre

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Muschio Selvaggio: Morgan parla del suicidio del padre

Morgan, ospite a Muschio Selvaggio, si è aperto circa il drammatico momento del suicidio del padre. Il musicista e cantautore ha raccontato nei minimi dettagli l’accaduto spiegando anche come è riuscito a superare quel momento.

Il suicidio dell’uomo: “Si è tolto la vita in modo elegante”

Morgan ospite a Muschio Selvaggio ha raccontato il suicidio del padre andando nei dettagli. “Si è tolto la vita in un modo davvero elegante. Ha preso una lametta, è partito dal polso e ha seguito tutto il braccio fino al collo. Poi ha fatto la stessa cosa sull’altro braccio. Si è disegnato le vene e mi sorprende, perché non era un romantico, non era un artista. Cosa posso fare se non trovare una forma artistica nella morte di mio padre? (…)”.

Ancora, sulle sensazioni provate: “Il padre è l’istituzione, è l’uomo che ti insegna il bene e il male. È l’uomo che ti fa conoscere il mondo. Implode, sparisce, decide di lui di dire ‘basta’. E da quel momento ti cade tutto. Perdi tutto quello che sapevi della vita fino a quel mondo. È come un Governo che fa un golpe”.

Come Morgan ha superato il drammatico momento

Morgan ha dovuto superato il terribile momento del suicidio del padre, ancora in giovane età (aveva solo 16 anni). E per farlo la difesa sicuramente anche inconscia che ha utilizzato è stata la dissociazione. “Me ne sono vantato. È un gesto dissociativo, un gesto disperato. Usi questa cosa cercando di trovarci dentro un’utilità. Perché altrimenti, oltre al danno hai una beffa. È stato spontaneo”.

Ancora: “L’ho sentito, il giorno del funerale: ho sentito il privilegio di essere figlio di un suicida. È iniziata quel giorno la mia filosofia. È iniziata la filosofia. Perché la filosofia è chiederti ‘che cos’è questo?’“.

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