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Morgan rompe il silenzio: “Ho chiesto a Sky di devolvere metà del mio cachet di X Factor”

Le ultime parole del musicista, ancora, di scuse

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Morgan chiede scusa e prova a riparare: la questione del cachet di X Factor

Morgan ha annunciato di aver chiesto a Sky di devolvere metà del suo cachet di X Factor, in beneficenza. Le ultime parole del musicista vanno, ancora una volta, nella direzione delle scuse per quanto accaduto a Selinunte, in Sicilia.

Si sta cioè facendo riferimento al concerto evento dedicato alla figura di Battiato, che si è presto trasformato in una vera e propria lite tra artista e pubblico. Gravi offese, toni alti e un po’ troppo oltre il consentito, hanno fatto finire Morgan dritto nella più viva polemica.

“Voglio fare un gesto concreto”: l’artista ha deciso di agire

Erano già arrivate le scuse di Morgan dopo il fatto di cui sopra, ma cosa c’entra X Factor? Facile capirlo. Pare che Sky non voglia fare a meno del musicista in qualità di giurato nel suo programma, e dunque l’artista ci dovrebbe essere. Con un ma, imposto – pare – proprio dal cantante. Un modo per riparare per quanto possibile a quanto fatto e detto a Selinunte, in Sicilia.

Queste le parole di Morgan, in un annuncio su Instagram: “Ho fatto un errore per il quale mi sono scusato ma che, sia chiaro, non voglio cancellare. Anzi, voglio fare un gesto concreto che non lo faccia scomparire ma che lo trasformi in qualcosa di positivo e utile“. Poi, ancora più nel dettaglio: “Ho chiesto a Fremantle [società televisiva, ndr] e Sky di devolvere metà del mio cachet di X Factor a una struttura di accoglienza“.

A chi verrà destinato metà del cachet di Morgan

Ha proseguito Morgan, indicando il destinatario preciso di tale progetto di beneficenza: “Per i ragazzi rifiutati dalle famiglie di origine a causa del loro orientamento sessuale, l’identità di genere o perché hanno avviato un percorso di transizione“.

Ha chiosato l’artista: “Ho pensato all’importanza di accogliere, e questo concetto mi piacerebbe valesse anche per chi, come me, commette un errore (…)”. L’ultimo giudizio, spetta solo al pubblico anche se quello personale rimane il pensiero dell’artista, su di sé.

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