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Morgan, l’appello per modificare la lapide di Franco Battiato: è polemica
L’insolita richiesta di Morgan nel rispetto dell’artista ma il popolo del web si divide
Una richiesta insolita quella di Morgan, di quelle che non se ne sentono moltissime. Secondo quanto scritto dall’artista, all’anagrafe Marco Castoldi, sarebbe doveroso, nel suo rispetto, chiedere di cambiare il nome sulla lapide del grande maestro Franco Battiato, recentemente scomparso. Un appello che sovviene alla luce della decisione di apporre sulla tomba il suo nome all’anagrafe, Francesco, con il quale il cantautore non si sarebbe riconosciuto. Un appello dopo il quale il popolo dei social si è del tutto diviso tra chi appoggia il pensiero di Morgan e chi, invece, vi ha rintracciato una richiesta in tutto e per tutto sterile e fine a se stessa.
Morgan, la richiesta: “Modificare la lapide di Battiato”
“Morgan chiede, per il rispetto che gli è dovuto, la modifica alla lapide di Battiato, dove, invece che portare inciso il nome che tutti associano alla sua riconosciuta popolare grandezza, si legge ‘Battiato Francesco‘“, così appare scritto sulla pagina Instagram ufficiale di Morgan. Una richiesta che arriva corredata di fotografia scattata davanti alla lapide di Franco Battiato, a testimonianza di un nome a suo dire “scorretto”, nell’intento di ricordarlo per ciò che Battiato è stato ed è ricordato.
L’appello in nome del “rispetto” per l’artista
“Ora, d’accordo che evidentemente all’anagrafe così sia stato registrato 75 anni fa, come la burocrazia impone, nell’ineleganza di anteporre il cognome di famiglia al nome proprio, e vabbè, cosa che se resta in quei registri squallidi e polverosi non rappresenta nulla di importante, ma se è vero che tutti gli esseri umani nascono tabulae rasae è anche vero che poi nella vita se la giocano – scrive Morgan – e alcuni si differenziano per meriti dagli altri, e sono proprio questi ‘altri’ a decretare la loro eccellenza, ammirandoli, stimandoli, amandoli e rispettandoli. Quando questi uomini e donne conquistano l’amore del mondo per la bellezza di ciò che fanno vengono riconosciuti e ciò avviene anzitutto attraverso il loro nome“. E ancora, spendendo amabili parole nei confronti dell’artista ma anche dell’uomo: “Franco Battiato è stato e sempre sarà uno dei più grandi artisti che l’Italia ha vantato e sempre verrà ricordato con questo nome. Perché allora sulla lapide che ne dovrebbe portare iscritta la memoria è stato inciso nel marmo Battiato Francesco? – e aggiunge poi, tra i commenti – Nessuno ha il diritto di chiamare un artista con un nome con cui egli non desidera essere chiamato. Tantomeno ricordato“.
Il popolo del web si divide e Morgan risponde
Come dicevamo, l’appello di Morgan che per ora non ha trovato alcuna risposta ufficiale da chi di competenza, per il momento ha solo diviso il popolo dei social in due fazioni: i sostenitori dell’iniziativa e chi invece ha trovato vana e inutile la sua richiesta. “Concordo… è il rispetto che avrebbe meritato“, “La penso esattamente come te. Sulla lapide di Lemmy dei Motorhead ad esempio è riportato sia il nome originario che il nome d’arte. È un modo evocativo di mantenere in vita l’arte creata da quella persona e tramandarne il messaggio ai posteri che chiaramente lo identificano col nome reso popolare dalle sue opere“, scrivono gli utenti a suo sostegno. C’è però chi non gradisce: “La trovo una polemica inutile e vuota, quello è il suo nome di battesimo, al di là che sia stato per tutti Franco. È solo una lapide e a lui importerà ben poco ora. Sono dettagli insignificanti a mio vedere“; “Polvere sei e alla polvere ritornerai . Capisco il tuo ragionamento ma credo pure che a lui non interessassero certi tipi di ‘privilegi’. Ragiona“, scrivono altri ma le risposte di Morgan non sono mancate. “Ma poi che diavolo di argomenti inutili state proponendo? Ovvio che la sua grandezza non è vincolata da questa cosa – scrive sempre nei commenti Morgan – Ma scusate, immaginate che un vandalo si metta a orinare su Tuo nonno che dorme in spiaggia sulla sdraio all’ombra. Più che un vandalo direi un folle. Comunque io non ti direi: ma tuo nonno resta comunque un bravo nonno anche gli hanno pisciato in testa. Ovvio che la sua bravura non viene certo scalfita da un gesto così brutto. Ma ciò non significa che io debba autorizzare il piscione delle spiagge“.