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Montesano cacciato dalla Rai, Sgarbi lo difende: “Dovrà risarcirlo”

Vittorio Sgarbi prende le difese di Enrico Montesano

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Enrico Montesano cacciato da Ballando con le Stelle: interviene Sgarbi

Proprio come è successo per Memo Remigi, Vittorio Sgarbi scende di nuovo in campo in difesa questa volta di Enrico Montesano, cacciato su due piedi da Ballando con le Stelle.

Montesano: la maglia della Decima Mas e la cacciata della Rai

Quello che è successo a Ballando con le Stelle e che ha comportato la cacciata immediata di Montesano dallo show è cosa ormai risaputa. Riepilogandola in breve, lo scandalo è scoppiato all’indomani dell’ultima puntata dello show andata in onda sabato sera, 12 novembre. In quel frangente, prima della sua esibizione in studio, è andata in onda una classica clip che mostrava Montesano in sala prove, alle prese con la nuova coreografia. La lente d’ingrandimento si ferma però sulla maglia che indossava, un chiarissimo riferimento alla Decima Mas, con tanto di scritta alle spalle: “Memento audere semper“. Di fronte alle immagini, trasmesse in diretta dalla Rai, la stessa azienda ha deciso di cacciare nell’immediato Montesano.

Montesano che però ora schiera i suoi legali aggiungendo che quella maglia già era stata vista, al momento delle prove, dalle stesse persone che hanno poi deciso di cacciarlo nel momento in cui si è aperto il dibattito sui social.

Sgarbi difende Enrico Montesano: “Non si può punire una maglietta”

Ma cosa ne pensa Sgarbi di tutto questo? Il critico d’arte si schiera apertamente dalla parte di Montesano, e ancora una volta contro la decisione della Rai. “Penso che la Rai dovrà risarcire Montesano, non si può espellere un concorrente di un programma televisivo perché indossa una maglia con marca di un motoscafo con su scritta una massima di D’Annunzio del ’18 – ha dichiarato Sgarbi all’AdnKronose quindi ha una radice prefascista, mi sembra inverosimile“. E ancora, sempre il politico: “Credo che il problema debba essere risolto dall’avvocato di Montesano. Non penso che nel contratto ci sia scritto ‘non puoi mettere la maglia che ti pare’. Di fronte a una prova che poteva essere tagliata – prosegue – e che invece è stata mandata in onda, il problema diventa meramente giuridico. Non si può punire una maglietta“.

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