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Mogol stronca il Festival di Sanremo: “È il Festival degli influencer“
La feroce critica di Mogol nei confronti del Festival di Sanremo
Mogol bocca il Festival di Sanremo: “È il Festival degli influencer“
Quando parliamo di Mogol non parliamo semplicemente di un “esperto di musica”, ma parliamo della musica, parliamo di Una lacrima sul viso e L’immensità, di Un’avventura e di Emozioni, di Il mio canto libero e L’emozione non ha voce, parliamo di un pilastro che ora però non vede di buon occhio lo stesso, da lui amato, Festival di Sanremo. C’è del rammarico nelle parole di Mogol nei giorni a seguire l’annuncio di Amadeus relativo ai big in gara a Sanremo 2023, una kermesse che a suo dire avrebbe dato l’anima ai social.
Mogol: critica dissacrante al Festival di Sanremo di Amadeus
Per Mogol il Festival di Sanremo ha perso del tutto il suo spirito e forse anche la sua essenza tanto che, nel corso dell’intervista rilasciata all’AdnKronos, il paroliere auspica uno spazio alternativo per contrastare un fenomeno ormai futile. “Ho visto il cast annunciato da Amadeus e, come prevedevo, è il festival degli influencer – tuona Mogol – Ormai se vuoi entrare al festival devi avere un seguito social consistente o devi fare colore e sensazione“.
Ora il sogno, un’alternativa al Festival: “Parlerò con il ministro Sangiuliano”
Per Mogol è venuta del tutto meno la qualità dei brani ma anche la centralità della musica a Sanremo, ormai del tutto votato ai follower, al successo mediatico e al seguito social di chi vi partecipa. “Parlerò con il ministro Sangiuliano perché dal Cet, la scuola che ho fondato, escono dei pezzi bellissimi che vale la pena di poter far conoscere e presentare. – fa sapere Mogol – È importante per la cultura popolare creare degli spazi alternativi al festival. A Sanremo pensano a quello che può portare in alto gli ascolti tv e le visualizzazioni sui social. E lo capisco. Però poi le canzoni non restano“. Non si può negare l’effimero echeggiare delle canzoni di oggi rispetto a canzoni di 50, 40 anni fa che continuano ad essere recitate a memoria da tutte le generazioni. “Io chiedo solo uno spazio alternativo al Festival – fa sapere Mogol – dove far conoscere altre canzoni“.