Attualità
Milly Carlucci schiera il legale: “Falsa intervista”
Milly Carlucci furiosa, interviene il suo avvocato
Milly Carlucci ricorre alle vie legali contro la pubblicazione di una sua falsa intervista
Milly Carlucci è dovuta ricorrere alle vie legali ma questa volta la tv c’entra ben poco: interviene il legale della conduttrice per quella che è stata descritta essere una truffa, un’intervista falsa a lei attribuita e spacciata per vera.
La falsa intervista e la pubblicizzazione di un integratore alimentare
La conduttrice Milly Carlucci finisce di nuovo a colloquio con il suo avvocato, ma questa volta la tv non c’entra assolutamente niente. Secondo quanto riportato anche da Ansa, la conduttrice Rai è dovuta ricorrere alla maniere forti dopo quello che di grave è successo. Nello specifico, si parlerebbe di un’intervista a Milly Carlucci che però la conduttrice non ha mai rilasciato. Si tratterebbe di un’intervista pubblicata sui social a nome della Carlucci dove la conduttrice consiglierebbe l’utilizzo di un integratore alimentare. Intervista però falsa che la Carlucci non avrebbe mai rilasciato.
Il grave danno a Milly Carlucci, l’avvocato: “Grave tentativo di approfittare della sua credulità del pubblico”, la falsa intervista
Si tratterebbe ovviamente di un integratore al quale verrebbero attribuite, e confermata falsamente dalla Carlucci, proprietà miracolose. Lo sfruttamento, come altri, dell’immagine della conduttrice. Come si apprende da una nota che sarebbe stata ora diffusa dall’avvocato della Carlucci, Assumma: “Nella falsa intervista la Carlucci confessa di essere stata colpita dalla malattia per molto tempo e di essersi sottoposto a cure costose ma inefficaci, prescritte da medici incompetenti“. Così poi, sempre l’avvocato della Carlucci: “Di fronte a questo grave tentativo di approfittare della credulità del vasto pubblico che ammira la Carlucci, saranno esercitate varie azioni urgenti a tutela non solo della verità dei fatti e della serietà della Carlucci, ma anche della protezioni di quanti ingenuamente possono essere indotti a riporre fiducia nel prodotto artificiosamente reclamizzato“.