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Miguel Bosé rapinato in casa da uomini armati: cosa è successo al cantante

In casa con lui c’era anche il figlio Tadeo

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Pistola puntata alla testa e furto di beni di lusso: l’aggressione in casa dell’artista

Il celebre cantante spagnolo Miguel Bosè è stato vittima di una violenta rapina in casa sua a Città del Messico, un’esperienza spaventosa che ha coinvolto anche suo figlio di 12 anni, Tadeo, presente in casa al momento dell’irruzione del commando armato.

L’incidente è stato reso noto dal conduttore televisivo messicano Gustavo Adolfo Infante, che ha fornito i dettagli dell’aggressione. Al momento della rapina, Bosè si trovava a casa per riprendersi da un’influenza e si stava rilassando bevendo del tè con suo figlio Tadeo.

Miguel Bosè rapinato: in casa con lui c’erano anche il figlio Tadeo e la colf

Nel corso dell’aggressione, otto uomini armati sono entrati in casa e uno di loro ha puntato una pistola alla tempia di Miguel Bosè. La situazione ha portato a momenti di terrore mentre il cantante è stato costretto, insieme alle colf di casa, a chiudersi in una stanza. Durante il raid, i rapinatori sono riusciti a sottrarre gioielli, denaro e altri beni di valore dalla residenza di Bosè. Tuttavia, sembra che non abbiano preso con sé i quadri di valore presenti nell’abitazione dell’artista.

Al momento, il valore totale del bottino sottratto durante la rapina rimane sconosciuto. La polizia locale sta indagando sull’incidente per identificare e arrestare i responsabili. Questo spaventoso evento ha scosso Miguel Bosè e la sua famiglia, lasciando tutti in uno stato di grande angoscia. La notizia della rapina ha suscitato preoccupazione e sostegno da parte dei fan e dei colleghi dell’artista, mentre le indagini continuano per riportare la tranquillità nella vita di Bosè e di suo figlio.

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